Il presente ricco riepilogo delle deposizioni di tartaruga marina avvenute in Italia negli ultimi tre giorni della settimana appena trascorsa, non può non avere inizio con l’emozionante esperienza che parte del nostro team ha vissuto tra giovedì e venerdì notte insieme allo staff di “Caretta Calabria Conservation“.
Come abbiamo già raccontato attraverso i nostri canali social, grazie alla segnalazione di alcuni ragazzi presenti sull’arenile di Palizzi (RC), una femmina di Caretta caretta, confusa dalla stanchezza post-deposizione, è stata dotata di una tag ed è stata aiutata dal team CCC a raggiungere il mare.
Durante i monitoraggi effettuati da noi di Tartapedia insieme all’associazione calabrese, dall’alba di venerdì a domenica pomeriggio, sono state altre tre le nidificazioni individuate sulla cosiddetta Riviera dei Gelsomini. Ma questi non sono stati gli unici nidi rinvenuti in Calabria negli ultimi giorni; infatti sulla costa tirrenica della provincia di Catanzaro, il WWF ha trovato quella che rappresenta la trentesima deposizione regionale di questo 2021.
Un incremento totalmente simile si è avuto in Campania, ove grazie ai continui monitoraggi che vedono impegnati i volontari dell’ENPA Salerno, di “Project Mare” e della neo-nata rete “Domizia”, tra la costa cilentana e quella casertana sono stati messi in sicurezza altri quattro nidi, rispettivamente nella località balneare di Palinuro (SA), ad Ascea Marina (NA), a Castel Volturno (CE) e a Santa Maria di Castellabate (SA).
Venerdì 9 luglio poi, sono arrivate ben due comunicazioni dalla regione più a sud d’Italia. La prima in realtà è stata la conferma della presenza delle uova, grazie all’ispezione della biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice WWF e attivista del progetto “Life EuroTurtles“, in una traccia individuata mercoledì scorso sulla spiaggia di Eloro Pizzuta, a Noto (SR), dalla famiglia Martinoni. La seconda invece, arriva dall’arenile di Cala Croce, sull’Isola di Lampedusa (AG), ove gli operatori di Legambiente hanno messo in sicurezza la camera di incubazione di una Caretta caretta che aveva deposto poco dopo la mezzanotte di giovedì. Sabato mattina inoltre, sempre nell’agrigentino, è arrivata la conferma del secondo nido censito nel 2021 per Porto Empedocle (AG).
Questi però, non sono stati gli unici nidi individuati negli ultimi tre intensi giorni della settimana. In Puglia infatti, grazie all’ausilio di un drone utilizzato dalle guardie zoofile del N.I.T.A. del Coordinamento provinciale di Taranto, sabato mattina sull’arenile di Castellaneta Marina (TA) è stata individuata una traccia che nascondeva ben 91 uova. Il numero esatto è noto in quanto gli operatori dell’Oasi WWF “Policoro-Herakleia“ hanno dovuto effettuare il trasloco del nido in un punto più distante dalla battigia.
L’incremento si è avuto poi anche nel Lazio, con il rinvenimento di una nidificazione sulla spiaggia di Sabaudia (LT) ma anche in questo caso, come avvenuto nel tarantino, è stato necessario il trasloco. Le 79 uova contenute nella camera di incubazione sono state trasferite proprio accanto al primo nido sabaudiano, in località Bufalara.
Infine due sorprendenti notizie sono arrivate da due regioni fino ad ora non interessate da deposizioni. La prima decisamente inusuale è quella individuata venerdì addirittura sull’arenile di Jesolo (VE) e che rappresenta la nidificazione più a nord nel Mar Mediterraneo nella recente storia documentata. L’altra è stata segnalata sabato mattina da una turista che ha rinvenuta la traccia sulla spiaggia di Petacciato (CB), in Molise, nei pressi dell’area sosta camper ed auto “Le Marinelle beach & parking“.
L’incremento di questo fine settimana lungo, aggiunto alle deposizione messe in sicurezza nelle precedenti settimane, ha portato il totale aggiornato alla mezzanotte di domenica 11 luglio a quasi cento nidi (esattamente novantadue).