Ancora una volta, e potremmo dire “a colpo sicuro”, i Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo hanno sequestrato decine di animali protetti venduti senza alcuna autorizzazione o documentazione sulla provenienza. Tra le bancarelle dello storico Mercato di Ballarò infatti, la vendita illegale di specie protette è una delle pratiche che avviene “normalmente”, nonostante i tanti interventi e le sanzioni delle forze dell’ordine.
L’ultima operazione, quella messa a segno all’alba di domenica 7 luglio, ha portato al sequestro di quattro esemplari di testuggine palustre appartenente alla specie Emys trinacris, autoctona siciliana, e di numerose gabbie contenenti tanti uccelli appartenenti alla specie Carduelis carduelis, il passeriforme comunemente chiamato “cardellino”.
Già lo scorso marzo, il gruppo “Adorno” di volontari specializzati in antibracconaggio che collabora con i carabinieri, attraverso un comunicato denunciava che «Il luogo è notoria sede di un mercato abusivo dove viene incredibilmente venduta in pubblica via avifauna particolarmente protetta dalla legge. Tra questi anche i rari, per la Sicilia, lucherini».
Nonostante questo sia il terzo blitz in pochi mesi, tra coloro che sono stati denunciati dalle forze dell’ordine, sono figurati venditori già precedentemente sorpresi a praticare lo stesso reato e già sanzionati con multe di migliaia di euro. La speranza resta comunque quella che, a seguito dei continui controlli da parte dei Carabinieri Forestali, questo mercato illegale unico in Europa venga ridimensionato e magari, prima o poi eliminato.
Foto in evidenza di repertorio