Nella notte tra il 13 e il 14 agosto, alle ore 2:00, sulla spiaggia della Baia delle Favole a Sestri Levante (GE), sono emerse le prime tartarughe marine Caretta caretta da un nido deposto lo scorso giugno. È la prima schiusa registrata quest’anno in Liguria, e una delle più significative di sempre per la regione, che nel 2025 ha già superato il proprio record assoluto, arrivando a 10 nidi ufficialmente individuati.
La prima emersione ha visto nascere 33 piccoli esemplari, seguiti da altri 35 la notte successiva e da ulteriori 16 tartarughine nella notte appena trascorsa, per un totale provvisorio di 84 nati. Le date rientrano perfettamente nella finestra temporale prevista, tra il 14 e il 16 agosto, in base ai dati di temperatura raccolti nelle settimane precedenti dal Gruppo Ligure Tartarughe (GLiT), responsabile del monitoraggio.
Il nido era stato deposto la sera del 27 giugno sulla spiaggia libera nei pressi della Galleria Sant’Anna. Dopo l’individuazione, il sito è stato messo in sicurezza e sorvegliato giorno e notte da un team composto da esperti scientifici, studenti e volontari. Fondamentale il coinvolgimento dell’Associazione Sportiva Cavese U Cantu, i cui membri si sono alternati nel monitoraggio 24 ore su 24 in vista dell’atteso evento.
All’emersione dei piccoli erano presenti, oltre ai volontari in turno, i referenti scientifici del GLiT — che riunisce Acquario di Genova, ARPAL, Università di Genova e Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta — e numerosi cittadini e turisti, insieme al sindaco di Sestri Levante. L’intera operazione è stata condotta con rigore scientifico: gli animali sono stati monitorati e conteggiati con l’ausilio di telecamere a infrarossi e, in alcuni casi, misurati e pesati con strumenti di precisione, senza interferire con il loro naturale percorso verso il mare.
Questo evento non rappresenta solo un momento emozionante per la comunità locale, ma un dato ecologicamente rilevante. La Liguria, con i suoi undici nidi già registrati nel 2025 (rispetto ai cinque del 2024), si conferma come una regione sempre più interessata dal fenomeno della nidificazione di Caretta caretta. Il trend è in linea con quanto osservato in altre aree del Mediterraneo settentrionale, dove il cambiamento climatico e l’aumento delle temperature sabbiose stanno progressivamente estendendo il range riproduttivo della specie.
Se da un lato la presenza di nidi a latitudini così elevate solleva preoccupazioni per l’evoluzione climatica, dall’altro rappresenta una sfida concreta per la gestione ambientale, la sensibilizzazione pubblica e il coordinamento tra enti scientifici, amministrazioni e volontariato. La sinergia mostrata a Sestri Levante è un modello virtuoso di collaborazione territoriale.
La stagione delle schiuse in Liguria è appena iniziata. I prossimi giorni potranno riservare ulteriori nascite e dati preziosi per lo studio della riproduzione di Caretta caretta in un’area che, fino a pochi anni fa, sembrava impensabile potesse ospitare un simile evento.
Credit foto in evidenza: Giuseppe Risso