Le testuggini americane Trachemys scripta, di cui centinaia di migliaia di esemplari sono stati venduti negli ultimi trent’anni in Italia, dall’agosto 2016 sono state dichiarate “specie invasiva” in tutta l’Unione Europea, con il conseguente obbligo per i 27 Stati membri di occuparsi delle campagne di controllo ed eradicazione.
L’eccessiva disinformazione e disorganizzazione ha avuto come conseguenza anche quella di un aumento del numero di abbandoni in natura e nelle pozze d’acqua sparse per lo stivale. Da qualche anno però, sono diversi i comuni che si sono attivati per svuotare i propri laghi e stagni dagli esemplari rilasciati illegalmente o, spesso, portati lì da proprietari inconsapevoli del danno e dell’eventuali sanzioni.
In coordinamento con l’AMIA, azienda di gestione rifiuti, il Comune di Verona ha autorizzato il prelievo dal parco “Bosco Buri” di circa trenta esemplari di Trachemys scripta. Le testuggini sono state momentaneamente trasferite in un container scarrabile, posizionato nel vivaio comunale di via delle Diga al Chievo, in attesa del completamento del nuovo Centro di Recupero Regionale di Porto Viro (RO), dedicato proprio alle specie invasive.
Queste testuggini si erano adattate alla perfezione, tanto da riprodursi e invadere l’intera zona limitrofa al fiume Adige, minacciando così la biodiversità del parco e del corso d’acqua. Questo è il primo intervento effettuato nella provincia veronese, che spera di avere al più presto un proprio centro di recupero provinciale.