Lo scorso mese il Centro Recupero Fauna Selvatica del Museo di Calimera (LE) ha lanciato un appello per la ricerca di volontari che pattugliassero le coste e che segnalassero quindi, in maniera celere, la presenza di tartarughe marine spiaggiate.
Il numero di esemplari ritrovati feriti o senza vita lungo le spiagge italiane è in calo dall’inizio dell’anno ma resta comunque ancora preoccupante. I continui spiaggiamenti che ora stanno interessando anche il litorale ionico della Puglia, ultimi quelli avvenuti sulla spiaggia del parco naturale regionale “Isola di Sant’Andrea e litorale Punta Pizzo“, hanno fatto rialzare l’allerta e sono stati denunciati a gran voce dai responsabili locali di Legambiente.
E’ pur vero che i nostri mari sono sempre più popolati da esemplari di Caretta caretta e che quindi, di conseguenza, è quasi logico un aumento di quelli che si arenano ma bisogna comunque sottolineare che spesso questi poveri animali muoiono o perdono la rotta a causa dell’ingestione di materiale plastico, una vera piaga che oramai si è diffusa in tutto il mondo.
Se non verranno prese decisioni drastiche, l’esistenza di determinate specie è destinata inesorabilmente al declino…