L’avvicinarsi dell’estate corrisponde quasi sempre alla netta diminuzione del numero di carcasse e di tartarughe marine recuperate in difficoltà. Negli ultimi giorni purtroppo, sono state comunque diverse le segnalazioni ricevute dalle varie Capitanerie di Porto italiane.
Basti pensare che soltanto tra la costa leccese e quella campana sono stati tre gli esemplari rinvenuti già senza vita, oltre ad una baby trasportata dalle onde e salvata dalla Guardia Costiera di Gallipoli (LE) e ad un subadulto recuperato a Castellammare di Stabia (NA). Le due carcasse arenatesi in Campania, rispettivamente a Magazeno, frazione di Pontecagnano (SA), e a Capaccio Paestum (SA) erano già in avanzato stato di decomposizione e nella seconda erano addirittura assenti arti superiori e capo.
Per quanto riguarda l’esemplare segnalato a Torre Mozza (LE) ed anch’esso trovato già deceduto, gli esperti del CRTM del Museo di Storia Naturale di Calimera (LE) hanno comunicato che non si trattava di una comune Caretta caretta bensì di una Chelonia mydas, specie decisamente più rara per le acque territoriali italiane.
Lo scorso anno ne furono recuperate in totale quattro, di cui tre proprio in Puglia, con la differenza che tutte erano in buone condizioni. In questo 2021 invece, siamo già a due tartarughe verdi spiaggiate senza vita, la prima in Emilia Romagna due mesi fa.