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Home Allevamento tartarughe

Apalone spinifera: Scheda Riassuntiva

Federico Lo Presti di Federico Lo Presti
19 Aprile 2020
in Allevamento tartarughe, Schede, Schede di allevamento, Tartarughe d'acqua
Apalone spinifera: Scheda Riassuntiva
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In questa pagina troverete la scheda d’allevamento riassuntiva che riguarda le tartarughe appartenenti alla specie Apalone spinifera. La scheda indica sommariamente le informazioni sull’alimentazione, la riproduzione, le caratteristiche fisiche e comportamentali ed altri aspetti per allevare al meglio questa specie.

Specie
Apalone spinifera

Sottospecie
aspera, atra, emoryi, guadalupensis, pallida e spinifera

Stati di provenienza
a seconda della sottospecie, è possibile trovarla in Canada, in Messico, in tutti gli stati meridionali degli USA (dalla California alla Carolina del Nord) e nella maggior parte degli stati orientali degli USA (dal Minnesota al Missouri, dalla Virginia a New York) 

Luoghi di origine
dai grossi corsi d’acqua come i fiumi fino ai piccoli ruscelli, inoltre è possibile trovarla anche negli stagni e nei laghi. Predilige acque con poca vegetazione e con fondo sabbioso o fangoso in cui di giorno si nasconde per cacciare e di notte per proteggersi dai predatori

Lunghezza massima
è una delle più grandi specie acquatiche del Nord America, con le femmine che hanno una lunghezza media del carapace superiore ai 40 cm, con picchi che possono raggiungere anche i 50 cm.
I maschi invece, restano decisamente più piccoli, con una lunghezza media di 22/23 cm

Colorazione carapace
appiattito, molle ed idrodinamico, di base varia dal verde oliva al marrone chiaro, con piccoli ocelli scuri di diversa dimensione su tutta la sua area. Inoltre, il bordo esterno del carapace è flessibile e presenta una sottile colorazione più chiara, delimitata da una linea continua nera.
Il carapace tende a scurirsi con l’avanzare dell’età soltanto nelle femmine, diventando anche grigiastro.
Infine, in determinati punti, che variano a seconda della sottospecie, presenta delle vere e proprie spine 

Colorazione piastrone
dal bianco al giallo chiaro, mentre nelle baby può presentarsi anche arancio.
Nella parte inferiore, con l’avanzare dell’età, son visibili grosse macchie rosa scuro

Colorazione testa ed arti
nella parte superiore seguono una colorazione leggermente più chiara di quella del carapace, con la presenza di tante piccole macchie scure.
Partendo dal naso, lungo ognuno dei due lati del collo sono presenti due linee gialle bordate di nero, che in alcune sottospecie si uniscono mentre in altre restano sempre separate.
Le zampe sono vistosamente palmate mentre il collo è decisamente lungo; in naso invece, è rivolto in su, ha la forma di una proboscide utile allo snorkeling ed allo sniffing (ricerca di cibo tra le fessure) e può presentare due piccoli dossi ai suoi lati.
Con l’avanzare dell’età il contrasto dei colori sarà decisamente inferiore e, soprattutto nelle femmine, sarà difficile notare i motivi sulla testa e sugli arti

Riconoscimento sesso
come già evidenziato su, il maschio resta di dimensioni decisamente più piccole.
La coda del maschio è lunga e grossa alla base mentre quella della femmina si estende a malapena oltre i bordi del carapace. Quest’ultimo poi, nei maschi non scurisce con l’età e risulta al tatto più ruvido di quello delle femmine

Maturità sessuale
viene raggiunta tra gli otto ed i dieci anni

Allevamento in cattività in casa
date le dimensioni massime che raggiunge, ha bisogno di un ampio acquario in cui non deve mai mancare sul fondo uno spesso strato di sabbia finissima (0,3-0,5 mm), tale da permettergli di nascondersi o di sotterrarsi per ragioni fisiologiche del carapace soggetto a micosi.
L’altezza dell’acqua deve essere tale da permettergli il nuoto ma, soprattutto da baby, è consigliata un’altezza tale da garantire la respirazione con il solo allungamento del collo, restando sul fondo.
In vasca non devono essere presenti oggetti non necessari, che potrebbero causare ferite e quindi infezioni del loro carapace molle. Dunque, è consigliato inserire soltanto appigli/tronchi che permettano di risalire più facilmente a respirare e che siano utili per restare a pelo d’acqua (floating).
In natura si crogiolano sulle sponde dei fiumi ed al minimo rumore si rituffano in acqua; in cattività invece, raramente le si vede fare basking e quindi la zona emersa non è fondamentale ma è utile inserire almeno un sughero su cui restare all’asciutto. Le lampade dunque, sono quasi superflue ma una spot è consigliata se si predispone una zona emersa. La uvb invece, non è fondamentale per questa specie.
L’acqua deve essere ben filtrata poichè essendo a guscio molle, come detto già in precedenza, è soggetta a micosi.
La temperatura dell’acqua deve essere compresa tra i 21°C ed i 25°C.
Infine, poichè è una specie dall’indole aggressiva, si consiglia di inserire un sol esemplare per vasca. Nel caso poi si voglia procedere all’accoppiamento, è consigliato far convivere la coppia solo per un brevissimo periodo e, se possibile, tenendola sott’occhio

Allevamento in cattività in laghetto
possibile tutto l’anno se si almeno una parte con una profondità minima dell’acqua di 80cm più uno strato di sabbia finissima sul fondo per ulteriori 20/30cm, ciò per garantire un corretto letargo durante l’inverno.
E’ necessario mettere numerosi tronchi e/o appigli che fuoriescono dall’acqua per facilitare la risalita.
Evitare pareti rigide, modellando i bordi a mo’ di gradoni, e garantendo una zona emersa sabbiosa.
E’ importante garantire sempre una zona d’ombra sia in acqua che all’asciutto.
Infine, il laghetto deve essere recintato in modo tale da non permettere un’eventuale fuga

Alimentazione
è una specie prevalentemente carnivora e quindi sarà difficile fornire vegetali, ma è importante farlo di tanto in tanto, magari aggiungendo in vasca piante acquatiche.
L’alimentazione non varia a seconda dell’età, quindi bisogna fornire principalmente insetti (come i grilli), invertebrati (lombrichi, molluschi, crostacei e lumache) e pesci. Di tanto in tanto è possibile fornire tarme della farina, camole del miele, carne o piccoli mammiferi.
Anche se è una specie predatrice, che si nasconde sotto la sabbia prima di sferrare l’attacco, accetta sia cibo vivo che non; nonostante ciò però, il pellet non sempre viene accettato volentieri.
Vanno alimentate una volta al giorno, preferibilmente la mattina; da baby 5 volte a settimana e man mano che crescono bisogna aumentare i giorni di digiuno fino ad arrivare ad alimentarle da adulte due volte a settimana

Letargo
in natura può durare anche sei mesi e lo effettuano a temp comprese tra i 6/7°C e i 13°C.
In casa è impossibile, quindi nel periodo autunnale/invernale necessitano di riscaldatore impostato sui 22/24°C, senza di esso farebbero un semi-letargo dannosissimo. Possono fare letargo anche in luoghi chiusi, a patto che si garantisca il rispetto delle temp. sopra-indicate per un corretto letargo.
All’esterno bisogna avere un laghetto come descritto su, ma si consiglia comunque di evitare letargo esterno fino ai due anni.

Legislazione
la sottospecie A.s.atra è inserita nell’Appendice I del CITES  e nell’Allegato B del Regolamente CE, mentre le restanti cinque sottospecie sono di libera vendita in Italia

Galleria foto

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La foto articolo è di Stephen Staedtler ©

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RIPRODUZIONE CONSENTITA SOLO IN PARTE E SOLO SE ACCOMPAGNATA DA LINK ALLA FONTE
NON E’ CONSENTITA ALTERAZIONE DEL TESTO ORIGINALE 

Tags: acquarioalimentazione tartarugaApalonescheda allevamentospiniferatartarugatartaruga acquatica

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