Secondo un nuovo studio pubblicato nell’edizione di settembre nell’International Journal of Conservation “Oryx“, la città indiana di Chennai è al primo posto tra i nodi principali della rete del traffico di testuggini e tartarughe di acqua dolce, scavalcando anche Mumbai, Calcutta e Anantapur.
Lo studio intitolato “From pets to plates” ha inoltre scoperto che il traffico di tartarughe dal guscio molle per fini alimentari è prevalentemente di natura domestica e quasi limitato al solo Bangladesh. I collegamenti più frequenti per questi esemplari andavano da Jaunpur nell’Uttar Pradesh a vari distretti nel Bengala occidentale e dal distretto North 24 Parganas a distretti non specificati del Bangladesh.
Sono sei gli associati al “Counter Wildlife Trafficking Program” della “Wildlife Conservation Society-India” che hanno condotto lo studio con lo scopo di esaminare le similitudini e le differenze nel funzionamento del commercio illegale di testuggini e tartarughe di acqua dolce richieste in diversi mercati, per poter così progettare interventi mirati.
I ricercatori hanno analizzato i resoconti dei media sui sequestri dei cheloni originari dell’India effettuati dal 01 gennaio 2013 al 31 dicembre 2019, separandoli in due gruppi: il primo composto da testuggini e tartarughe d’acqua dolce dal guscio duro e il secondo composto solo da tartarughe d’acqua dolce dal guscio molle per il commercio della carne.
Lo studio ha rilevato che la rete del primo gruppo aveva una scala geografica più ampia, con più collegamenti di traffico internazionale rispetto alla rete del secondo gruppo. Sono stati registrati percorsi complessi per il contrabbando di esemplari del primo gruppo, mentre il traffico di tartarughe d’acqua dolce dal guscio molle era unidirezionale, dalla fonte alla destinazione finale.
Anirban Chaudhuri, uno degli autori dello studio ed esperto nel commercio e nel salvataggio di rettili, ha evidenziato gli effetti di tale contrabbando: «Gli esemplari che arrivano nel commercio illegale finiscono in pessime condizioni. Sono disidratati e affamati, molti inoltre arrivano con il guscio rotto o con lesioni esterne irrecuperabili. La mortalità è elevata».
I risultati potrebbero indicare la presenza di livelli più elevati di organizzazione e complessità coinvolti nel traffico di testuggini e tartarughe d’acqua dolce dal guscio duro e dunque contrastare questo contrabbando potrebbe rappresentare una vera sfida. Le popolazioni selvatiche di tartarughe e testuggini sono sottoposte ad un’enorme pressione a causa del commercio illegale. In India almeno la metà delle specie autoctone, comprese quelle minacciate d’estinzione, vengono commercializzate illegalmente e ogni anno vengono le forze dell’ordine sequestrano migliaia di esemplari.
Per maggiori informazioni: From pets to plates: network analysis of trafficking in tortoises and freshwater turtles representing different types of demand
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