Venerdì 9 settembre, il WWF Alta Toscana ha reso pubblico il risultato della schiusa del primo nido toscano del 2022, attraverso un comunicato stampa congiunto con il comune di Massa.
Purtroppo però non sono arrivate buone notizie, in quanto la percentuale di nascite è stata decisamente bassa, con soltanto cinque uova che hanno completato l’incubazione su un totale di cento deposte. La notte tra il 30 ed il 31 agosto, dopo 53 giorni dalla deposizione, dalla sabbia sono sbucate quattro piccole Caretta caretta, seguite la mattina successiva da un’altra solitaria nascita.
Dopo sette giorni senza alcun movimento, mercoledì 7 settembre si è svolta la prevista apertura del nido a cura del WWF con la collaborazione scientifica del Prof. Zuffi dell’Università di Pisa e della Dottoressa Mancusi di ARPAT.
Non si conoscono al momento le cause del blocco dell’incubazione delle restanti 95 uova ma c’è chi, come l’associazione tartAmare, sottolinea come la deposizione fosse avvenuta sotto i dieci metri di distanza dal mare e dunque a una distanza poco sicura per la riuscita della schiusa.
Per ora sono soltanto delle ipotesi, nel frattempo va guardato il lato positivo perché questo nido «dimostra che anche la Costa Apuoversiliese viene scelta dalla Caretta caretta per i suoi nidi. Questa è una sfida che dobbiamo cogliere per dimostrare che una nuova convivenza uomo-natura è possibile» ha concluso Letizia Andreini, presidente del WWF Alta Toscana.