Dopo un paio di giorni di apparente calma, nel tardo pomeriggio di ieri sono state confermate tre nidificazioni di tartaruga marina lungo la costa ionica calabrese e stanotte un’altra sulla spiaggia di Marina di Camerota (SA), in Cilento.
Sono due i nidi messi in sicurezza dall’associazione “Caretta Calabria Conservation”, di cui uno su una spiaggia di Brancaleone (RC) a ridosso di alcune unità abitative turistiche e dunque con la fruizione pubblica della schiusa. Il terzo in Calabria è stato identificato a qualche decine di chilometri più nord, da un volontario del progetto “TartaMar” del WWF.
In Campania invece, ieri pomeriggio alle ore 17:30 circa, un esemplare di Caretta caretta è risalito dal mare tra i bagnanti e dopo una piccola perlustrazione sulla spiaggia in località Mingardo e un giretto sotto a un lettino, è ritornata in mare tra gli occhi increduli dei presenti.
Il personale del CRTM “Anton Dohrn” di Portici (NA), impegnato nel monitoraggio delle coste campane, ha atteso il ritorno della femmina e dopo cinque tentativi in cui è stata disturbata, la futura mamma poco dopo mezzanotte ha deposto le sue uova stavolta sotto lo sguardo vigile dei volontari dell’associazione “Tartarughe Marine in Campania” e di “Project Mare”.
La nidificazione è però avvenuta a pochi metri dal bagnasciuga e dunque, per evitare di perderla a causa di improvvise mareggiate, le uova sono state traslocate dal personale autorizzato in un punto più alto dell’arenile.
Siamo dunque a sedici nidificazioni identificate e confermate lungo tutto il territorio italiano, quindici equamente distribuite tra Calabria, Campania e Sicilia e una sulla spiaggia romana di Anzio. Lo scorso anno i numeri erano ben superiori, con ventiquattro nidi messi in sicurezza in sette differenti regioni (10 in Sicilia, 6 in Campania, 4 in Calabria e 1 in Basilicata, Lazio, Sardegna e Toscana).