Il cielo era illuminato solo dai primi raggi del sole dell’alba di ieri quando Stefania Pagano, volontaria siracusana, ha rinvenuto le tracce lasciata da una tartaruga marina sulla spiaggia di Catania, in località San Francesco La Rena.
La biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice del “Progetto Tartarughe” del WWF, in monitoraggio sullo stesso litorale, ha subito raggiunto Stefania per ispezionare la body pit e confermare così la presenza delle uova, dando notizia del sesto nido siciliano già alle ore 07:30 circa.
Stamattina invece, è stata la Campania ad esultare, con il primo nido regionale del 2023 rinvenuto su un tratto di spiaggia libera nel comune di Castel Volturno (CE), esattamente come accadeva lo scorso anno. Anche allora, nella giornata in cui si celebra il “World Oceans Day”, fu l’arenile casertano ad aprire le danze delle nidificazioni campane.
Il ritrovamento della traccia è avvenuto grazie al monitoraggio di Leo Di Maro e Pietro, volontari dell’associazione “Domizia”, e al prezioso contributo dell’ultraleggero dell’AirPatria CLUB A.S.D., che gratuitamente mette a disposizione un proprio velivolo per la salvaguardia dei nidi.
In attesa dell’arrivo di Fulvio Maffucci, tecnologo della SZN “Anton Dohrn” di Napoli, per l’ispezione e la successiva conferma della presenza delle uova, l’area è stata messa in sicurezza dagli stessi volontari, coadiuvati anche dall’ENPA Salerno.