In occasione del “World Wildlife Day“, giornata istituita nel 2014 per ricordare l’importanza che la fauna e la flora selvatica hanno per la conservazione della biodiversità, ben 148 testuggini appartenenti alla specie Chelonoidis carbonaria sono tornate in libertà, dopo aver trascorso diversi mesi di riabilitazione presso il “Centro de Atención, Valoración y Rehabilitación de fauna silvestre” (CAV-R), gestito dalla CES University di Medellín.
Questi esemplari sono stati bracconati e tenuti in cattività, spesso in pessime condizioni, confinati in spazi angusti e malnutriti, con lo scopo di venderli sul mercato nero come animali domestici o per il valore dei loro carapaci. Grazie al lavoro delle organizzazioni ambientali locali, le autorità colombiane sono riuscite a salvare queste testuggini ma il traffico illegale continua a rappresentare un problema significativo, soprattutto in Paesi come la Colombia, ricca di biodiversità e dunque con tante specie prese di mira per la propria bellezza e unicità.
«Questi animali sono stati recuperati dall’autorità ambientale nel tentativo di limitare il possesso illegale di specie autoctone», ha spiegato Víctor Manuel Vélez Bedoya, biologo della Sottodirezione Ambientale dell’Área Metropolitana del Valle de Aburrá (Amva). «Abbiamo realizzato l’intero recupero clinico, fisico e comportamentale di questi esemplari, in modo che potessero recuperare molte delle loro capacità e svolgere in natura quelle funzioni biologiche ed ecologiche di speciale importanza, per garantire così stabilità e vita in questo tipo di ecosistema di foresta secca tropicale».
Sebbene le testuggini siano riuscite a tornare in natura in un’area forestale situata nella giurisdizione del distretto di Cartagena, le autorità hanno affermato che sei uccelli del genere Ara, quattro pappagalli Pionus chalcopterus e un Ortalis columbiana, durante il periodo trascorso in cattività hanno perso le capacità richieste per la vita in libertà e dunque sono stati trasferiti in centri di conservazione specializzati ed entreranno a far parte dei programmi di conservazione dell’Aviario Nacional de Colombia.
Credit foto in evidenza: Área Metropolitana del Valle de Aburrá©