Ci sono regioni come la Calabria e la Sicilia, che negli ultimi anni hanno visto crescere esponenzialmente il numero di deposizioni di Caretta caretta individuate sui rispettivi arenili. Nelle ultime due stagioni di riproduzione la classifica ha visto in testa nettamente la Calabria mentre in questa estate appena iniziata sembra ripetersi in maniera ancora più netta quanto accaduto nel 2020, cioè quando la Sicilia toccò quota 96 nidificazioni.
L’Isola di Lampedusa, nonostante i soli 20 km² di estensione e le pochissime spiagge a disposizione, ogni anno viene scelta dalle tartarughe marine come zona ideale per lasciare le uova. Anche nel 2023 sembra che il trend sia lo stesso delle stagioni precedenti e così, negli ultimi due giorni, esattamente mercoledì e giovedì mattina, sono stati rinvenuti il secondo e il terzo nido sulla Spiaggia dei Conigli.
È però la Sicilia Sud-orientale a portare in alto l’intera regione, con i due terzi dei nidi rinvenuti tra le province di Catania, Ragusa e Siracusa. L’ultima body pit in ordine di tempo è stata trovata ieri mattina da Veronica Guglielmino sulla spiaggia di Gallina ad Avola (SR), che ha subito inviato la segnalazione alla biologa marina del WWF Oleana Olga Prato. Nel tardo pomeriggio quest’ultima ha ispezionato la traccia e ha confermato la presenza delle uova e il secondo nido avolese.
La regione che però sta sorprendendo positivamente sempre più è la Campania, con rispettivamente 33, 57 e 25 nidi negli ultimi tre anni. Tra ieri e stamattina ci sono state altre due le doppiette registrate tra la costa casertana e quella cilentana.
Ieri mattina, grazie a Sabrina e Adriano a bordo del biposto dell’AirPatria CLUB A.S.D., sono state segnalate ben tre tracce sul litorale di Castel Volturno (CE). A effettuare l’ispezione è stata Chiara Roncari, borsista della SZN “Anton Dohrn” di Napoli, che ha confermato la presenza delle uova in due delle tre emersioni. Uno dei nidi però, era stato deposto troppo in prossimità della battigia ed è stato necessario traslocare le uova. La nuova camera d’incubazione è stata creata all’interno dello stabilimento balneare “La Sirenetta“, i cui gestori custodiranno l’area fino alla schiusa.
Stamattina poi, è stata ancora la dottoressa Roncari a giungere sullo stesso arenile insieme al personale dell’ENPA Salerno, dopo che i volontari dell’associazione “Domizia” hanno trovato un’ulteriore traccia nei pressi della foce dei Regi Lagni, che nascondeva anch’essa le uova della futura mamma. A festeggiare però, sono stati anche i volontari di “Project Mare” con la traccia rinvenuta sulla spiaggia di Palinuro, frazione balneare di Centola (SA). L’ispezione che ha confermato la presenza delle uova è stata effettuata da Roberta Teti ed Érica Moura, borsiste della SZN, che hanno così annunciato ufficialmente la messa in sicurezza del decimo nido del 2023 in Campania.
Per chiudere gli aggiornamenti odierni bisogna spostarsi leggermente più a nord, con i due nidi confermati sul litorale laziale. La prima segnalazione è arrivata ieri mattina dalla delegazione locale della Capitaneria di Porto dalla spiaggia di Ostia, frazione litorale di Roma.
Il personale della Rete Regionale “TartaLazio“ è giunto sul posto per verificare la presenza della camera d’incubazione e ha effettuato anche il trasloco delle 106 uova deposte a soli cinque metri dalla battigia. Nelle ultime ore della serata è arrivata un’altra chiamata, stavolta dalla Capitaneria di Fiumicino, che segnalava una tartaruga in deposizione.
A causa della presenza di tantissimi ombrelloni, anche stavolta mamma tartaruga ha deposto in prossimità della battigia e dunque le 112 uova presenti sotto la sabbia sono state traslocate in prossimità del nido romano.