Nonostante il lavoro di sensibilizzazione ed il monitoraggio quotidiano delle coste, è comunque impossibile individuare tutte le deposizioni che le tartarughe marine effettuano sui nostri litorali e dunque ogni estate sbucano improvvisamente piccole Caretta caretta in spiagge in cui nessuno immaginava ci fosse un nido.
Nelle ultime ore sono state addirittura due le segnalazioni ricevute dalla biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice del “Progetto Tartarughe WWF Italia” e di “Life EuroTurtles“, riguardanti tartarughine vaganti su due spiagge del ragusano e del siracusano.
Nel tardo pomeriggio di ieri, il signor Occhipinti ha visto cinque hatchlings muoversi sulla sabbia di Marina di Ragusa ed ha segnalato l’evento alla Capitaneria di Porto di Pozzallo (RG), che ha poi girato la notizia alla biologa. Quest’ultima, impegnata con diverse schiuse nel siracusano, ha chiesto a Giombattista Di Giacomo di recarsi sul luogo per mettere in sicurezza l’area.
Stamattina poi, Alessandro Zappalà ha trovato tre piccole tartarughe sull’arenile di Isola delle Correnti a Portopalo di Capo Passero (SR). Grazie alla sua segnalazione, sul posto ne sono state trovate altre due da Oleana, la quale ha seguito le tracce arrivando allo stabilimento balneare “Scialai – comfort beach cafe“, ove il bagnino Lorenzo ne ha trovato quarantacinque che vagavano senza meta, attirate probabilmente stanotte dalle luci del lido.
Fortunatamente la biologa ha individuato la posizione esatta della camera d’incubazione e, così come fatto da Silvio Rizzo a Ragusa, è stato predisposto il corridoio che, in caso di altre nascite, guiderà le tartarughine in sicurezza in mare.