Sempre più spesso, durante operazioni volte a contrastare il traffico di stupefacenti, le forze dell’ordine si imbattono in situazioni di possesso di testuggini terrestri senza alcuna documentazione CITES, utile per attestare la legale detenzione. Verrebbe quasi da pensare che ci sia un collegamento tra chi commercia droga e l’allevamento illegale di Testudo ma è decisamente più probabile che la presenza di esemplari senza documenti sia così diffusa sul nostro territorio, che è facile scovarne qualcuno in una proprietà a caso.
Ritornando alla cronaca, l’ultimo blitz in cui si è palesato questo binomio è avvenuto lo scorso lunedì 18 novembre a Cagliari, dove i militari dell’arma dei Carabinieri del capoluogo sardo hanno rinvenuto dieci Testudo hermanni nel giardino di un pusher destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare. Grazie all’intervento degli uomini del Centro Anticrimine Natura CC e di quelli del Nucleo CITES di Cagliari, a seguito della verifica dell’assenza di microchips e documenti, le testuggini sono state affidate momentaneamente a una struttura veterinaria.
Oltre al sequestro dei rettili, i militari hanno rinvenuto e posto sotto sequestro dieci trappole utilizzate per l’uccellagione, cioè la pratica di caccia illegale in Italia, attuata con per la cattura indiscriminata e di massa della selvaggina volatile.