Lunedì scorso, il tribunale di Ajaccio ha chiesto sei mesi di reclusione con sospensione della pena, più una sanzione di ben 140.000 euro e il ripristino dell’area, per l’imprenditore Patrick Rocca, accusato di aver distrutto l’habitat delle Testudo hermanni e aver ucciso alcuni esemplari in un cantiere edile a Grosseto-Prugna, nel sud della Corsica.
Il signor Rocca è il dirigente di una grossa azienda che vanta circa 1.400 dipendenti, con lavori avviati in tutta l’isola. Tra le richieste avanzate dal tribunale, compare anche la sospensione della licenza per un anno, l’inibizione dagli appalti pubblici per cinque anni e una sanzione di 300.000 euro per la società.
Il 9 dicembre 2019, gli agenti dell’Office Français de la Biodiversité (OFB) trovarono sei cadaveri di testuggini e un esemplare in fin di vita in un cantiere di 162 unità abitative. Nonostante la richiesta di sospensione immediata per alterazione di 3,5 ettari di habitat di una specie protetta, i lavori sono proseguiti e dopo pochi giorni sono state ritrovate altre due Testudo hermanni morte e un’altra morente.
«Pensavo di aver rispettato tutte le procedure» ha assicurato Patrick Rossa, riconoscendo comunque la morte delle testuggini ma assicurando di non averlo causato appositamente. I difensori dell’uomo, gli avvocati Philippe Gatti e Jean-Marc Fevrier, hanno chiesto l’annullamento del processo per mancanza di prove.
La pensa però diversamente il giornale satirico “Le Canard enchaîné”, che denuncia un esproprio illegale dei territori delle Testudo hermanni per far posto a seconde case di lusso: «Nonostante la mancanza di deroghe, poiché i committenti hanno già venduto i loro immobili per diversi milioni di euro, l’amministrazione non ha altra scelta che imporre misure di compensazione».
La sentenza è stata fissata per il 24 gennaio 2023.
Fonte: www.leparisien.fr