E’ durata ben tre anni l’indagine denominata “Chelonidi” del Corpo Forestale della Gallura, regione geografica della Sardegna, che ha portato alla luce un traffico illegale di tartarughe prelevate in Sardegna dalla natura, vendute sia in Italia che all’estero.
Il tutto ebbe inizio nel maggio del 2010 quando all’aeroporto di Alghero (SS) furono scoperti due pacchi con all’interno 13 testuggini, partiti da Santa Teresa (OT) e diretti a Palermo. Le indagini furono affidate al Nucleo investigativo del Corpo Forestale di Tempio coordinato dal Comandante Giancarlo Muntoni, che scoprì che era stato effettuato un invio di 7 pacchi con i nomi dei mittenti non reali mentre quelle dei destinatari reali.
Da allora partirono le perquisizioni, che sono arrivate a ben 62 effettuate non solo in Sardegna ma in molte regioni italiane. Durante queste perquisizioni sono stati trovati oltre 200 esemplari di testuggini e a fronte di ciò, la Procura della Repubblica di Tempio (OT) ha iscritto nel registro degli indagati e rinviato a giudizio 26 persone.
Durante le indagini sono state effettuate intercettazioni telefoniche che hanno svelato la vendita di un esemplare albino di Testudo Marginata al prezzo di 10.000€.
All’ultima perquisizione avvenuta ad aprile, hanno collaborato anche gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Bologna: in un deposito di una ditta di spedizioni sono stati ritrovati in un pacco 4 esemplari di Testudo Marginata ed un esemplare di Testudo Hermanni. Le tartarughe erano state spedite dall’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia in un pacco senza buchi per l’aria e completamente scotchate.
Martedì scorso, 08 ottobre c.a., sono state liberate le ultime 5 tartarughe per un totale di 211 esemplari.