Lo scorso 7 settembre, la Polizia colombiana è stata informata telefonicamente che alcuni giovani stavano cacciando e maltrattando tartarughe sul Puente Rio Espejo sulla Route 29Q che collega i comuni di Armenia e Montenegro. Da quanto dichiarato dal colonnello Pedro Saavedra della Polizia di Quindio, il personale che si è recato sul posto ha beccato cinque giovani, di cui uno impegnato a colpire con un machete una tartaruga poggiata su una pietra, a cui erano stati già cavati gli occhi e staccata una parte di becco.
Nonostante la notizia abbia generato una forte indignazione pubblica e nonostante il giovane sia stato fermato in flagranza e condotto in udienza dal Pubblico Ministero con le accuse di maltrattamento di animali, caccia alla fauna selvatica e diminuzione qualitativa e quantitativa della fauna autoctona, il giudice incaricato gli ha concesso la libertà.
Le motivazioni che hanno portato a tale decisione sono tutte riconducibili all’età del giovane, identificato come Brian Andrés, poichè in Colombia non è possibile procedere nei confronti di un minore quando la pena detentiva è superiore ai sei anni, come richiesto in questo caso.
Ricordando che le feroci ferite inflitte alla Chelydra serprentina non lasciavano alcuna speranza per il suo recupero e quindi l’eutanasia è stata necessaria per mettere fine alle sue sofferenze, il direttore della Corporación Autónoma Regional del Quindío (CRQ), José Manuel Cortés Orozco, ha invitato i genitori a sensibilizzare i propri figli e ad insegnare loro l’importanza di prendersi cura della fauna selvatica.