Mentre c’è incertezza sul destino del santuario delle tartarughe di Varanasi, il governo indiano ha approvato la creazione di un nuovo centro ad Allahabad per la conservazione di queste creature acquatiche.
L’idea base del progetto, denominato “Developing River Biodiversity Park and Turtle Conservation Programme“, è quella di proteggere la ricca biodiversità presente nella confluenza tra i due fiumi Ganga e Yamuna e quelle specie che agiscono come agenti naturali di pulizia.
Un funzionario statale ha comunque precisato che il Centro di Allahabad non sarà un “santuario” vero e proprio poichè questo limiterebbe le future opere sulle vie navigabili, ma sarà un aggiunta al centro di salvataggio e riabilitazione per tartarughe già presente a Sarnath.
Il progetto prevede anche la costruzione di una piattaforma che faccia avvicinare i visitatori alle specie presenti, in modo da far capire in maniera quanto più diretta l’importanza di ridurre l’impatto delle attività umane sulle risorse naturali.
Il ministero delle risorse idriche ha dichiarato mercoledì che la biodiversità nei due fiumi è addirittura del 40%, con la presenza di specie di tartarughe fortemente minacciate come le “Batagur kachuga“, le “Batagur dhongoka“, le “Nilssonia gangetica“, le “Chitra indica” e le “Hardella thurjii” e di altri animali come il delfino di fiume “Platanista gangetica” e numerosi uccelli migratori e non.