Con i primi nidi di tartarughe marine che iniziano a spuntare sui litorali italiani, ci sono delle piccole accortezze che i bagnanti devono rispettare affinché ogni spiaggia possa essere sicura per le nidificazioni e per gli hatchlings che nasceranno fra qualche mese.
Ogni singola persona può fare tanto per la salvaguardia delle tartarughe che cercano un luogo sicuro per deporre. La prima azione da compiere e che può aiutare a proteggere questi rettili è quella di spegnere le luci esterne ed interne delle abitazioni limitrofe alle spiagge oppure, in alternativa, si consiglia l’uso di tende scure.
Nonostante possa sembrare qualcosa di banale, quest’azione è molto importante sia per le mamma-tartarughe in cerca di un luogo tranquillo ed isolato per insabbiare le proprie uova, sia per i nuovi nati. Infatti, istintivamente, appena fuori dalla sabbia le tartarughine si dirigono verso la zona più luminosa, che senza l’antropizzazione sarebbe rappresentata dall’orizzonte marino. L’illuminazione artificiale dunque, le disorienta, attirandole nella direzione errata e quindi incontro a morte certa.
Importante poi, riempire nuovamente le eventuali buche scavate sulla spiaggia, in modo da evitare che in questi fossi ci caschino dentro le piccole tartarughe o le mamme che devono nidificare. Per evitare infine, di ostacolarle, è fondamentale non lasciare in spiaggia alcun oggetto: né tende, né ombrelloni, né sdraio ed ovviamente né spazzatura.
N.B.: per chi possiede un amico a quattro zampe, è essenziale che durante le passeggiate in spiaggia sia tenuto al guinzaglio!
La foto anteprima di Jim Abernethy, National Geographic Creative