Gli ambientalisti messicani hanno annunciato che sono già stati 351 gli esemplari di Caretta caretta rinvenuti senza vita sulle coste del Golfo di Ulloa, nello stato della Bassa California del Sud, proprio dove all’inizio del mese si spiaggiarono 137 leoni marini.
Quest’area è considerata “zona protetta” per le tartarughe marine e secondo gli attuali regolamenti, basterebbero soltanto 90 decessi per imporre il divieto per il resto dell’anno della pesca commerciale con palangari e reti da posta.
«Le autorità ambientali non hanno ancora applicato le dovute norme e dunque siamo molto preoccupati per l’aumento della mortalità delle tartarughe» ha riferito Mario Sanchez del Centro Mexicano de Derecho Ambiental.
In questo tratto di mare dell’Oceano Pacifico, negli ultimi due anni sono state addirittura 790 le Caretta caretta censite purtroppo decedute, oltre a 228 Chelonia mydas e 18 Lepidochelys olivacea. «Lo spiaggiamento dei leoni marini è la prova della grave situazione che le specie marine devono affrontare in questa baia messicana. E’ urgente che il governo federale affronti tale problema, stanziando un budget adeguato» ha concluso Sanchez.
Fonte: www.cemda.org.mx