Due commercianti cinesi sono stati arrestati a Tachileik per maltrattamento di animali, nello specifico di oltre 800 tartarughe appartenenti alla specie “Platysternon megacephalum“.
La polizia è intervenuta dopo aver ricevuto numerose telefonate da parte dei vicini di casa dei due, i quali lamentavano forti odori provenienti proprio da tale abitazione. Una volta all’interno, i militari si sono trovati di fronte ad uno dei peggiori scenari d’allevamento di tale specie: le tartarughe erano stipate in piccoli contenitori e alcune di esse erano già decedute. Inoltre, gli esemplari mostravano tutti una eccessiva disidratazione ed un peso inferiore alla norma, probabilmente dovuto ad un’alimentazione scarsa.
Il Corpo Forestale birmano ha consegnato le tartarughe al TSA (Turtle Survival Alliance,) che ha immediatamente lanciato una campagna di raccolta fondi per far fronte a questa emergenza e per poter così acquistare i farmaci necessari a salvare il maggior numero possibile di esemplari.
Il direttore del TSA, Kalyar Platt, ha fatto gli straordinari per organizzare l’arrivo dei rettili e l’arrivo di personale extra. Attualmente, poichè non c’era un’area dedicata alle Platysternon, gli esemplari in condizioni non gravi sono stati alloggiati in tre grossi bacini di recente costruzione, inizialmente pensati per le “guscio molli”. I casi più complessi, con necessità di terapia intensiva, sono invece stati sistemati individualmente in contenitori di plastica.
Dato che le “tartarughe dalla testa grossa” vengono vendute a circa 200$ in Birmania, si prevedono altri casi simili a questo e quindi la gestione eccellente dell’attuale emergenza ha fatto acquisire la giusta esperienza per future confische.
La TSA ringrazia ufficialmente tutti coloro che hanno aiutato, con sforzi personali e/o finanziari.