L’Opuntia ficus-indica (comunemente chiamata “fico d’India“) è una delle oltre 200 specie di cactus appartenenti al genere “Opuntia“. Deve il suo nome e la sua diffusione nel continente europeo a Cristoforo Colombo; infatti la pianta fu portata a Lisbona proprio di ritorno dalla famosa spedizione della scoperta delle Americhe (chiamate allora “Indie Occidentali“). La sua propagazione fu molto rapida, tanto da arrivare ad essere parte integrante del paesaggio naturalistico e ad essere dichiarata, in alcuni casi, anche invasiva.
E’ una pianta che riesce a resistere in luoghi aridi e secchi grazie alla sua particolare conformazione. Infatti dal fusto si sviluppano i cladodi (comunemente chiamati “pale“) che assicurano la fotosintesi clorofilliana e che, grazie alla cuticola cerosa che li ricopre, riescono a trattenere l’acqua e quindi i sali minerali. L’Opuntia ficus-indica risulta essere un’importante fonte di cibo per molte tartarughe in natura poichè, oltre d’acqua, è ricca di calcio, di fibre e di vitamine A, B1 e B6.
La presenza del calcio in un rapporto di circa 9:1 col fosforo garantisce una crescita perfetta delle testuggini, soprattutto di quelle più giovani (un rapporto calcio:fosforo minore o uguale ad 1 è causa di MOM). Mentre le vitamine B1 e B6, insieme alle fibre, sono essenziali per una corretta digestione ed evitano così problemi gastrointestinali. Inoltre bisogna sottolineare anche la povera presenza di grassi e proteine, principali cause di obesità, di occlusioni intestinali e di deformità scheletriche. Infine, il suo frutto è ricco di vitamina C ma, a causa dell’alta presenza di zuccheri (raramente necessari nei rettili), è preferibile fornirlo solo per un periodo limitato d’estate.
Il fico d’India rappresenta un alimento anche funzionale poichè è possibile conservare in frigo i singoli cladodi, per diverse settimane, senza che essi perdano alcun nutriente. Questo da’ la possibilità di avere sempre cibo fresco da poter fornire alle proprie tartarughe terrestri.
Se poi si vuole piantumare nel proprio giardino (o in un grosso vaso) l’Opuntia ficus-indica, basterà semplicemente interrare una singola pala recisa dal fusto-madre. In tal caso, per praticità, consigliamo di scegliere una delle varietà che non presentano spine.
Si ringrazia per le foto: Antimina Savino, Federico Lo Presti, Giorgio Rocca e novenoved
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