Sebbene la Caretta caretta sia la tartaruga marina più diffusa nel Mar Mediterraneo orientale, oltre ad essere l’unica specie a nidificare sulle coste italiane, non esistono studi che aiutano a valutarne la distribuzione a causa della mancanza di dati nelle acque al largo.
Nell’articolo pubblicato lo scorso 5 aprile sulla rivista scientifica “Aquatic Conservation: Marine and Freshwater Ecosystems“ sono stati presentati i risultati della ricerca relativa alla presenza nell’Adriatico centro-meridionale e nel nord-est dello Ionio di esemplari con dimensioni corporee superiori ai 20 cm, durante due diversi periodi dell’anno: il primo da ottobre a marzo (in corrispondenza dell’inverno) ed il secondo da aprile a settembre (nelle fasi di accoppiamento e nidificazione).
È stata riscontrata una differente distribuzione nei due periodi all’interno del tratto di mare compreso tra la costa ed i duecento metri da essa. La nicchia adriatica si è confermata essere importante area di foraggiamento durante tutto l’anno mentre è risultata essere irregolare la presenza nello Ionio, con solo pochi specifici tratti vicini alla costa scelti con più frequenza.
Nel periodo invernale la distribuzione è stata molto influenzata anche dai valori delle temperature superficiali delle acque: aree soggette a freddo sono state scelte nelle subregioni adriatiche mentre quelle ioniche sono state selezionate a seguito di picchi di caldo.
Tale studio, condotto dalla biologa Arianna Zampollo, oltre a chiarire l’aspetto della distribuzione delle Caretta caretta nel Mediterraneo orientale, conferma l’importanza dei mari Adriatico e Ionio per la conservazione di questa specie e dunque la necessità di ulteriori indagini stagionali per stabilire efficaci misure di conservazione.
È possibile approfondire lo studio al seguente link: “Seasonal niche and spatial distribution […] and Ionian seas“