La costa ionica della regione Calabria è riconosciuta come il più importante sito italiano di nidificazione regolare delle tartarughe marine Caretta caretta, in particolare il tratto di litorale reggino conosciuto come “Costa dei Gelsomini”.
In questo magico habitat nasce nel 2016 l’associazione “Caretta Calabria Conservation”, con lo scopo di monitorare e tutelare la popolazione qui nidificante. I risultati dei primi cinque anni (2016-2020) del progetto autorizzato dal Ministero dell’Ambiente, Direzione Protezione della Natura e del Mare, sono stati riportati in un articolo pubblicato sulla rivista “Mediterranean Marine Science” dell’“Hellenic Centre for Marine Research”.
Nonostante gli 800 km regionali di costa, la maggiore estensione di litorali potenzialmente idonei si concentra dalla zona di Capo D’Armi a quella di Capo Bruzzano. Qui è stato centralizzato lo studio, con il pattugliamento effettuato da maggio ad agosto ogni due giorni, attraverso le osservazioni tradizionali a piedi ma anche con l’utilizzo di tecnologie innovative come le fatbike elettriche e i droni.
Nell’ultimo anno l’area di monitoraggio è stata ampliata di circa 40 km ma la maggior parte dei nidi e delle emersioni sono state comunque registrate lungo la costa regolarmente monitorata. Complessivamente sono state 419 le emersioni, per un totale di 192 nidificazioni identificate, con un minimo di venti nel 2017 ed un massimo di sessantasei nel 2020.
Delle 14.590 uova individuate in 163 nidi (nei restanti 29 non è stato possibile individuare la camera d’incubazione), il 71% sono schiuse, il 25% non si sono schiuse mentre nel 4% i piccoli sono morti non emersi (pipped).
Per maggiori info sul progetto, sui dati del monitoraggio, sull’associazione e sull’attività di nidificazione delle Caretta caretta: “Nesting activity of the Loggerhead sea turtle, Caretta caretta, in Calabria during the 2016-2020 reproductive seasons” di Maria Denaro, Teresa Malito, Carmela Mancuso, Giovanni Parise e Salvatore Urso.
Foto in evidenza: Pietro Giovannelli