Con i suoi soli 70 km di costa, divisi quasi equamente tra le province di Matera sul Mar Ionio e quella di Potenza sul Mar Tirreno, la Basilicata è al penultimo posto tra le regioni italiane per porzioni di territorio bagnate dal mare, superiore dunque soltanto al Molise (36 km). Se consideriamo poi, che la maggior parte dei chilometri tirrenici sono costituiti da scogliere o da montagne che vanno a “bagnarsi” in acqua, è facile immaginare quanto sia difficile che una tartaruga marina deponga in tale regione.
Quest’anno però, complice in particolare l’aumento delle attività di monitoraggio degli operatori e dei volontari del CRTM WWF Policoro, i nidi di Caretta caretta messi in sicurezza sulle spiagge lucane sono già cinque, due in più di quelli totali dello scorso anno, e potrebbero aumentare ancora dato che manca almeno un altro mese alla fine della stagione di nidificazione.
L’ultima deposizione è stata individuata lo scorso 19 luglio dalla tesista Elisabetta, la quale ha avvistato la traccia sullo schermo del telecomando del drone che stava pilotando sotto il controllo degli operatori autorizzati. In serata Giovanni Galluzzo, biologo marino dell’Oasi di Policoro (MT), ha ispezionato la traccia e confermato il primo nido della recente storia documentata per Lido di Metaponto, località balneare di Bernalda (MT).
In Liguria invece, ieri mattina una Caretta caretta è stata vista mentre abbandonava la spiaggia presso lo stabilimento balneare “Bagni Londra” di Alassio (LI). Grazie alla segnalazione giunta alla Guardia Costiera e girata al gruppo GLIT (Acquario di Genova, Arpal, Università di Genova e Istituto Zooprofilattico Sperimentale), è stato avviato il protocollo per la verifica dell’avvenuta deposizione.
Sull’arenile sono così giunti i biologi e i volontari dell’associazione “Delfini del Ponente APS”, i quali hanno raccolto e analizzato foto e video per risalire alla posizione esatta dello scavo, poichè le tracce non erano più visibili sulla sabbia. Trovata la body pit, l’ispezione ha confermato la presenza delle uova e dunque il terzo nido per le spiagge della Liguria, dopo i due deposti a Laigueglia (SV) il 20 giugno e ad Arma di Taggia (IM) sette giorni dopo.