A distanza di circa 9 anni dal virus che in appena sei settimane spazzò via quasi interamente la popolazione di Myuchelys georgesi nel fiume Bellinger, nel nord del New South Wales, in Australia, gli esemplari rilasciati nel medesimo corso d’acqua grazie al programma “Saving our Species” avviato nel 2018 dal governo del NSW sono stati ben 179, di cui 97 nell’ultima e più grande reintroduzione.
Prima dello scoppio della malattia, si stima che nel bacino di Bellinger vivessero fino a 4.500 tartarughe mentre oggi ne restano circa 200, in gran parte presenti grazie agli sforzi del programma di conservazione. «L’idea è quella di garantire che la popolazione selvatica sia autosufficiente e che i numeri aumentino naturalmente» ha affermato Adam Skidmore, il custode del “Taronga Zoo” di Mosmam, struttura dove sono stati allevati i quasi cento esemplari dell’ultimo rilascio.
Sebbene si sappia poco sulle origini del virus, le ricerche ancora in corso da parte del Department of Primary (DPI) del NSW e di partner come l’Australian Registry of Wildlife mirano a prevenire una recrudescenza attraverso un regolare monitoraggio, in cui gli esemplari vengono regolarmente catturati dal fiume e sottoposti a tampone. Per ora sembra che il virus si sia stabilizzato ma la popolazione resta in grave pericolo, in quanto il numero di adulti è decisamente basso.
La Myuchelys georgesi si trova esclusivamente lungo un tratto di 60 km del fiume Bellinger, il che la rende una delle specie di acqua dolce più rare in Australia. Il governo ha investito più di 850.000 dollari per sostenere il recupero di questa specie, compresi progetti di monitoraggio e riproduzione in cattività. Il gruppo ambientalista “Ozgreen” ha monitorato lo stato di salute del fiume negli ultimi sette anni, realizzando il più grande programma di monitoraggio sulla qualità dell’acqua nel NSW.
«È davvero importante raccogliere questi dati per monitorare lo stato di salute in futuro e aiutare a educare la comunità su quanto siano importanti questi fiumi» ha affermato Amy Denshire, responsabile del programma “Ozgreen Bellingen River Watch Amy”.
Credit foto in evidenza: Dr. Ricky Spencer