Il monitoraggio delle spiagge del Litorale Domitio da parte dei volontari del progetto “Domizia”, che riunisce le sinergie ambientali del territorio casertano, sta decisamente portando a risultati sorprendenti.
Nel tardo pomeriggio di ieri, sull’arenile di Castel Volturno è stata rinvenuta la classica traccia che viene lasciata da una tartaruga marina in esplorazione ed immediatamente è stata girata la segnalazione agli esperti del CRTM “Anton Dohrn” di Portici (NA).
Ad effettuare l’ispezione per verificare la presenza delle uova è arrivato Fulvio Maffucci, ricercatore e tecnologo della Stazione Zoologica di Napoli, di ritorno dai nidi in Cilento. Lo scavo, effettuato con l’aiuto di Erica Moura, volontaria di “Project Mare“, ha portato alla luce la camera di incubazione e dunque alla messa in sicurezza del quinto nido casertano, un vero record per questa zona.
Anche questa deposizione, come tre delle precedenti quattro, è avvenuta troppo in prossimità della battigia ed è stato necessario traslocarla in una posizione più alta dell’arenile. Stavolta le uova all’interno dello scavo erano “soltanto” sessantadue, che sommate alle precedenti spostate, portano il totale a ben 357 uova in attesa di schiusa (a cui vanno aggiunte quelle del nido non traslocato).