Le autorità di Singapore hanno portato a termine un’importante operazione contro il traffico illegale di animali selvatici, scoprendo una rete che commerciava online esemplari di specie protette.
In una dichiarazione rilasciata lunedì 20 ottobre dal dal National Parks Board (NParks), si legge che durante il blitz, condotto in più località della città-stato, sono stati sequestrati 16 animali esotici, tra cui una tartaruga leopardo (Stigmochelys pardalis) e diversi varani dalla coda spinosa (Varanus acanthurus), specie entrambe tutelate dalla Convenzione di Washington (CITES) per il rischio di sfruttamento legato al mercato degli animali da compagnia.
Il valore della biodiversità sotto attacco
La tartaruga leopardo è una delle testuggini africane più iconiche, caratterizzata dal carapace giallo-marrone ricoperto da disegni a macchie irregolari. Vive principalmente nelle savane orientali e meridionali del continente, dove svolge un ruolo importante nella dispersione dei semi e nel mantenimento dell’equilibrio vegetazionale.
La sua cattura per il commercio di animali esotici ha però portato, negli ultimi decenni, a un progressivo declino delle popolazioni in natura. Anche il varano dalla coda spinosa, un piccolo rettile originario dell’Australia, è spesso prelevato illegalmente dal suo habitat naturale, mettendo a rischio le popolazioni locali.
Controlli e repressione
Le autorità ambientali di Singapore hanno ribadito che il commercio di fauna protetta rappresenta una grave violazione della legge sulla biodiversità e comporta pesanti sanzioni penali. Gli animali sequestrati sono stati trasferiti in un centro di recupero specializzato, dove vengono sottoposti a controlli veterinari e mantenuti in condizioni idonee, in attesa di decisioni sulle possibili reintroduzioni o affidamenti a strutture accreditate.
L’operazione ha confermato quanto il traffico illegale di animali sia oggi una delle principali minacce per la biodiversità globale, seconda solo alla distruzione degli habitat. Questo commercio, oltre a favorire il declino delle specie, espone gli animali a condizioni di stress, malnutrizione e rischio sanitario, con possibili conseguenze anche per la salute pubblica.
Educazione e responsabilità
Le istituzioni di Singapore stanno intensificando i programmi di sensibilizzazione contro il commercio illegale di fauna esotica, invitando i cittadini a non acquistare animali selvatici e a segnalare alle autorità eventuali attività sospette. La lotta al traffico di tartarughe e rettili non è solo una questione legale, ma anche etica e ambientale: ogni singolo esemplare sottratto al suo ambiente rappresenta una perdita per l’ecosistema di origine.
La vicenda di Singapore dimostra che la tutela della fauna passa anche attraverso la consapevolezza collettiva e il rifiuto del possesso di animali selvatici come forma di collezionismo o di status.