Ad una settimana dall’inizio degli incendi nel Massiccio dei Maures, situato nel dipartimento francese del Var, emergono le prime drammatiche segnalazioni riguardo gli esemplari di Testudo hermanni rimasti coinvolti.
Basta un mozzicone di sigaretta buttato in una zona boschiva secca, il tutto abbinato ad un’ondata di caldo con picchi superiori ai 40°C e con un vento nemico, et voilà: in pochi giorni metà della Riserva Naturale nel sud della regione Provence-Alpes-Côte d’Azur è andata in fumo.
Oltre a due vittime e a venti feriti, la Francia sta facendo i conti con le perdite tra fauna e flora: migliaia di insetti, pipistrelli ed uccelli, piante e rettili tra cui l’unica specie di testuggine terrestre qui presente.
«Si stima che circa il 40% della popolazione originariamente stimata in 15.000 esemplari sia morta negli incendi degli ultimi anni» ha affermato Antoine Cado, presidente del SOPTOM (Station d’Observation et de Protection des Tortues et de leurs Milieux)
Dal giorno in cui l’incendio è divampato, lo staff dell’associazione è andato in prima persona sui luoghi colpiti per censire le testuggini e capire dunque la gravità del nefasto evento. In sette giorni sono stati catalogati 226 esemplari di Testudo hermanni, di cui purtroppo 87 morte e una decina ferite; inoltre sono state rinvenute 12 Emys orbicularis, di cui la metà decedute, ed anche un esemplare alloctono di Testudo graeca.
Fortunate sono state le testuggini che hanno trovato riparo sotto caverne di roccia o in anfratti boschivi e, sempre per la loro buona sorte, nel tardo pomeriggio di oggi un intenso temporale, con addirittura attimi di grandine, ha permesso loro di riprendersi dall’afa provocata dalle fiamme.
Fonte info e foto: SOPTOM-CRCC