“Ai fini della concreta attuazione delle disposizioni di cui agli articoli 19 e 22 del decreto legislativo 15 dicembre 2017, n.230, è istituito, nello stato di previsione del Ministero della transizione ecologica, il « Fondo per il controllo delle specie esotiche invasive », con una dotazione finanziaria pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024“.
Quanto appena riportato è una parte del testo del Comma 502 della “Legge 30 dicembre 2021, n. 234” pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2021. Dunque, grazie alla Legge di Bilancio 2022, le regioni avranno a disposizione ben 15 milioni di euro da poter spendere in tre anni, per poter finalmente attuare quanto stabilito nel DL 230/2017.
Nel Regolamento di Esecuzione (UE) 2016/1141, l’Italia elencò le specie esotiche invasive territoriali, senza distinzione tra animali, vegetali, funghi o microrganismi. Tra queste specie fu inserita anche la Trachemys scripta, testuggine palustre americana presente nei corsi d’acqua italiani a causa dei tanti abbandoni.
In questi quattro anni, pochissime regioni si sono mosse per fare qualcosa ma nessuna di esse con interventi concreti. Entro i prossimi 45 giorni il Ministero della Transizione Ecologica dovrà ripartire tra le regioni e tra le province autonome i fondi a disposizione, dando così i mezzi per poter agire per l’eradicazione delle specie alloctone e, ove necessario, per l’eliminazione indolore.