Notte indimenticabile sulle coste abruzzesi: poco dopo la mezzanotte di oggi 6 luglio, un esemplare di tartaruga marina Caretta caretta è emersa sulla spiaggia della riviera sud di Pescara per deporre le uova, dando vita al primo evento di nidificazione mai registrato nella storia del capoluogo adriatico.
Grazie alla segnalazione tempestiva dei privati cittadini presenti in spiaggia, la Capitaneria di Porto ha attivato immediatamente la rete regionale e i volontari del Centro Studi Cetacei sono accorsi sul posto, assistendo all’intera deposizione fino al ritorno della tartaruga in mare intorno alle 2 del mattino. Gli esperti hanno subito messo in sicurezza il nido, mentre le autorità competenti hanno avviato le procedure per garantire la salvaguardia di questo sito di straordinaria importanza.
Un record per l’Abruzzo: mai due nidi nello stesso anno
Questo evento è ancora più eccezionale perché segna il secondo nido registrato in Abruzzo nel 2025: è infatti la prima volta che la regione registra due nidificazioni nella stessa stagione, un record assoluto che proietta il 2025 come anno straordinario per la conservazione delle tartarughe marine nel Medio Adriatico.
Con questo nido, salgono a sei le nidificazioni documentate in Abruzzo nella storia recente:
- Nel 2013, la prima storica schiusa a Roseto degli Abruzzi (TE), quando le tartarughine sorpresero bagnanti e ombrelloni;
- Nel 2022, la seconda nidificazione accertata, seguita dai nidi del 2023 e del 2024, che hanno confermato la crescente importanza delle spiagge abruzzesi;
- Infine, i due nidi del 2025, che testimoniano un trend in aumento senza precedenti per la regione.
L’Adriatico: area di foraggiamento ma non di nidificazione
Il Mar Adriatico è uno dei principali habitat di alimentazione per le tartarughe Caretta caretta in Italia: le acque poco profonde e ricche di nutrienti rappresentano un’area di foraggiamento ideale per giovani e adulti. Tuttavia, la scelta di queste coste per deporre le uova è un fenomeno ancora raro, con pochissimi casi documentati rispetto ad altre regioni italiane.
Eventi come quello di Pescara forniscono informazioni preziose per gli studiosi, perché possono indicare cambiamenti nelle abitudini riproduttive delle tartarughe legati a fattori come la temperatura dell’acqua, le correnti marine o la disponibilità di spiagge adatte.
Un appello per la tutela del nido
Il Centro Studi Cetacei e la Capitaneria di Porto ricordano l’importanza di non disturbare le tartarughe durante la nidificazione: è fondamentale evitare flash, rumori, movimenti bruschi e, soprattutto, non toccare l’animale. Chiunque avvisti una tartaruga marina, un nido o una schiusa può contattare gratuitamente, 24 ore su 24, il numero 1530 del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
La straordinaria storia del primo nido di tartaruga marina a Pescara e del sesto per l’Abruzzo è un simbolo della crescente presenza della Caretta caretta su queste coste: una speranza per il futuro, ma anche un invito a proteggere e rispettare questi straordinari animali.