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Home Allevamento tartarughe

Testudo hermanni: Scheda Riassuntiva

Domenico Vitiello di Domenico Vitiello
21 Febbraio 2014
in Allevamento tartarughe, Schede, Schede di allevamento, Tartarughe di Terra
testudo hermanni allevamento tartapedia
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In questa pagina troverete la scheda d’allevamento riassuntiva che riguarda le tartarughe appartenenti alla specie Testudo hermanni. La scheda indica sommariamente le informazioni sull’alimentazione, la riproduzione, le caratteristiche fisiche e comportamentali ed altri aspetti per allevare al meglio questa specie.

Specie: Testudo hermanni

Sottospecie: boettgeri, hercegovinensis (in attesa di conferma), hermanni e peloponnesica (in attesa di conferma)

Stati di provenienza: Albania, Bulgaria, coste mediterranee della Francia e della Spagna, coste tirreniche della Bosnia-Erzegovina, della Croazia, del Montenegro e della Slovenia, Serbia meridionale, Grecia, Isole Baleari, Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria), Macedonia, Romania meridionale e Turchia europea

Luoghi di origine: dato l’areale di distribuzione, ama la boscaglia mediterranea formata da piante sempreverdi basse e ricche di vegetazione, praterie collinari e selva costiera

Lunghezza massima: dai 13 cm ai 30 cm (a seconda della sottospecie e del ceppo)

Colorazione carapace: dal marrone chiaro al giallo oro sul fondo, con marcature nere più o meno evidenti a seconda della sottospecie e dell’età

Colorazione piastrone: dal beige al marroncino sul fondo, con marcature diverse a seconda della sottospecie: due barre longitudinali ininterrotte nere nella Thherm e molto simili, ma meno spesse, nella Thherc; marcature nere irregolari, spezzettate e sbiadite nella Thb; marcature che interessano quasi tutto il piastrone nella Thp

Colorazione testa ed arti: dal giallastro al marrone scuro. La Thherm presenta una macchia gialla nella zona appena sotto l’orecchio

Riconoscimento sesso: è possibile dopo i 3/4 anni di vita. Il maschio ha coda lunga e grossa alla base con scuto sopracaudale inclinato verso il basso e l’angolo formato dagli scuti anali è più che retto, mentre la femmina ha coda corta con scuto sopracaudale in linea con gli altri scuti e l’angolo formato dagli scuti anali è pressochè retto. Inoltre i maschi restano più piccoli di dimensione

Maturità sessuale: (in cattività) maschi dai 4/5 anni mentre le femmine dai 6/7 anni

Allevamento in cattività in casa: in casa l’allevamento è assolutamente da evitare. E’ consigliato effettuarlo solo in caso di problemi di salute della tartaruga o in caso di nascite tardive che non assicurano un corretto letargo. In questi casi il terrario deve essere sufficientemente proporzionato alla grandezza della tartaruga; come fondo bisogna utilizzare semplice terriccio, a cui si può aggiungere una bassa percentuale di torba. Il terrario va irradiato con una lampada spot, da almeno 40W, che riscaldi una zona ad una temperatura di circa 28/30°C e con una lampada (o neon) uvb 5.0 accesa 10/12h al giorno ad una distanza max di 25cm dalla superficie illuminata. Durante la notte, se le temperature sono troppo rigide e scendono sotto i 17/18°C, va utilizzata una lampada a infrarossi riscaldante. Inoltre bisognerà inserire nel terrario, oltre a molti ripari, un sottovaso con dell’acqua per far dissetare e/o rinfrescare la tartaruga.

Allevamento in cattività all’esterno: l’allevamento all’esterno è fondamentale. Bisogna garantire almeno 5/6 mq ad esemplare adulto, perché altrimenti per territorialità potrebbero attaccarsi ed inoltre è buona norma aver tre femmine per ogni maschio. Per sicurezza andrebbe recintata la zona con legno, mattoni o altro di consistente. Per una maggiore sicurezza (topi e altri predatori sotterranei) si potrebbe istallare della rete metallica anche ad una profondità di 50cm sotto il livello del terreno e una rete, a mo’ di gabbia, per i predatori dal cielo. Il recinto deve essere ben esposto al sole e bisogna fornire alle tartarughe dei rifugi per garantire un’area fresca in estate e/o per trovare riparo nel periodo invernale

Alimentazione: è una specie prevalentemente erbivora, quindi dovrà mangiare erbe di campo. Si possono alternare a verdure come: bieta, cicoria, indivia, radicchio, ecc. Molto raramente è possibile fornire frutta matura (esclusi gli agrumi) e sempre raramente è possibile dare loro pomodori. Non disprezzano, di tanto in tanto, anellidi come lombrichi oppure chiocciole

Letargo: lo effettuano a temp comprese tra i 4°C e i 10°C. In casa è impossibile, quindi nel periodo autunnale/invernale necessitano di lampada spot che riscaldi almeno una parte del terrario, in modo da avere in quella zona circa 30/31°C. Senza di essa fanno un semi-letargo dannosissimo. All’esterno fanno tutto da sole, l’importante è che abbiano la possibilità di interrarsi completamente. Una volta interrate si possono coprire con paglia/fieno per una maggiore protezione dal freddo. E’ utile anche fornire ripari. Possono fare letargo anche in luoghi chiusi, sistemate in apposite scatole di legno riempite con terra e foglie secche, a patto di garantire il rispetto delle temp sopra-indicate, per un corretto letargo

Legislazione: è inserita nell’Appendice II del CITES  e nell’Allegato A del Regolamente CE

Differenze tra due delle quattro sottospecie: Differenze tra Thherm e Thb

Galleria foto

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La foto articolo è di Massimo Lusetti ©

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