Dal 27 maggio scorso, giorno in cui furono rinvenuti i primi due nidi di Caretta caretta deposti nel 2020 su spiagge italiane, sono ben 35 le nidificazioni censite dalle associazioni e dagli esperti che si occupano della tutela delle tartarughe marine. Di questi nidi, due su tre sono presenti su litorali siciliani e nella notte scorsa si è registrato un nuovo record nella parte orientale di questa regione, con addirittura tre deposizioni rinvenute a poche ore di distanza tra loro.
Le prime tracce sono state trovate dal direttore del villaggio turistico “La Cucaracha” sulla spiaggia della Playa di Catania, proprio alle spalle della discoteca della struttura da lui gestita. L’operatore del Progetto Tartarughe del WWF, Diego Fiorentino, ha inviato la segnalazione alla biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice WWF e attivista del progetto “Life EuroTurtles“, che in quel momento era impegnata in un altro nido ed ha quindi chiamato il biologo Carlo Camera, operatore del Progetto Tartarughe del WWF, anch’egli autorizzato alla manipolazione delle uova. Quest’ultimo, giunto sul posto, ha subito notato la vicinanza della traccia al mare e dopo aver verificato la presenza delle uova (86), le ha spostate sul più tranquillo arenile della Riserva Naturale Oasi del Simeto.
La seconda segnalazione è arrivata ad Oleana dalla biologa Clara Monaco, la quale era stata chiamata dall’amico Giuseppe Canto. Insieme al marito Mehdi Rami, Oleana si trovava già nei pressi di Marina di Avola (SR) poichè erano tre notti che mamma-Caretta tentava di nidificare ma veniva sempre disturbata da persone troppo invadenti presenti sull’arenile. Dopo aver atteso la fine della deposizione, si è proceduto a spostare le 75 uova sulla spiaggia della contrada Piccio, poichè la camera d’incubazione era stata scavata in una zona fortemente illuminata e soprattutto a soli sei metri dalla battigia.
L’ultimo nido è stato trovato sulla spiaggia della frazione di Maganuco (RG) da Giuseppe Arena, l’operatore addetto alla pulizia delle spiagge ragusane che già ieri mattina aveva rinvenuto un’altra deposizione a pochi metri da questa. Proprio come avvenuto ieri, il primo a giungere per mettere in sicurezza l’area è stato Pietro Lancetta, aiutato da Danilo Monaco. Appena concluse le operazioni sulla spiaggia di Avola, Oleana si è precipitata a Ragusa, trovando anche qui le uova e confermando il terzo nido della giornata.