Durante la giornata di lunedì 27 febbraio, sono state ritrovate due grosse testuggini terrestri, al limite di un’area boschiva situata ad Arlate (LC). Inutile però l’arrivo della Polizia Locale, intervenuta in seguito alla segnalazione di alcuni passanti: gli esemplari infatti, con molta probabilità abbandonati, erano ormai privi di vita.
«Sono apparse immobili, inizialmente non sapevamo se fossero vive oppure in una condizione di letargo» ha dichiarato uno degli agenti. Le tartarughe in questione però, sono di origine africana (“Geochelone sulcata“) e non sopportano le rigide temperature invernali italiane, ed è questa la probabile causa del decesso.
Sono rettili che provengono da luoghi molto caldi, quindi non affrontano nessun periodo di letargo in natura e, se tenute in cattività, necessitano d’una fonte di calore durante i mesi freddi. Inoltre sono tartarughe che raggiungono grosse dimensioni ed elevato peso, fino anche a 60 chili, e per essere allevate e detenute da privati necessitano di un regolare documento CITES che attesti la nascita in cattività.
Sconosciute sono le cause che hanno portato a tale abbandono, probabilmente le tartarughe erano prive di tale documentazione, un gesto però più che irresponsabile e che le ha portate alla morte.