Lo scorso 30 luglio l’equipaggio del motopeschereccio “RIMAS” issò a bordo nelle proprie reti, per puro sbaglio, una tartaruga marina di oltre 60 kg di peso. L’esemplare, ribattezzato col nome di “Pilar“, fu immediatamente consegnato al personale dell’Ospedale delle Tartarughe gestito dalla Fondazione Cetacea di Riccione (RN), ove fu poi ricoverato con un principio d’annegamento.
Domani mattina, dopo soli 29 giorni di convalescenza, la grossa femmina di Caretta caretta potrà finalmente tornare a nuotare libera nelle acque del Mar Adriatico. Il rilascio avverrà alle ore 11:15 circa dalla spiaggia libera “Lido Pavarotti“, in località Baia Flaminia a Pesaro (PU), non prima però di un breve momento di approfondimento su questo magnifico rettile marino.
L’arenile per la liberazione non è stato scelto a caso ma è proprio lo stesso che l’anno scorso ha visto venire alla luce 38 piccole tartarughe, sbucate dal nido deposto esattamente un anno prima della cattura accidentale di Pilar, cioè il 30 luglio 2019.