Sono passati tredici anni da quando il Wildlife Institute of India diede il via al suo secondo studio di telemetria satellitare sui comportamenti delle Lepidochelis olivacea al largo della costa dello stato di Odisha.
Il nuovo studio, il terzo dunque, avrà inizio durante la stagione di nidificazione tra aprile e maggio 2021 ed esaminerà, attraverso l’utilizzo di 30 dispositivi di tracker satellitari PTT, gli eventuali cambiamenti nelle tradizionali rotte migratorie.
«Sappiamo che un gruppo di tartarughe si dirige verso la costa del Myanmar mentre un altro gruppo verso lo Sri Lanka, percorrendo anche tremila chilometri prima di ritornare qui nell’Odisha. Attraverso questo nuovo studio vogliamo confermar la presenza costante di alcuni esemplari lungo la costa indiana, entro le 100 miglia nautiche» ha riferito Kuppusamy Sivakumar, scienziato del dipartimento “Endangered Species Management” del WII.
La deposizione delle Lepidochelys olivacea sulle spiagge dell’Odisha è un fenomeno estremamente affascinante, che prende il nome di “arribada“. Migliaia di tartarughe risalgono dall’acqua in gruppo, deponendo centinaia di uova cadauna a pochi metri una dall’altra. Queste nidificazioni di massa avvengono principalmente in tre aree: nel Gahirmatha Marine Sanctuary, alla foce del fiume Rushikulya e a quella del fiume Devi.
«Abbiamo bisogno di una certa comprensione della situazione attuale. Molti pescatori infatti, sono scontenti a causa dei periodi di divieto imposti per la salvaguardia delle tartarughe. Sulla base degli studi di telemetria, potremmo decidere insieme al governo se ridurre o aumentare le giornate di divieto di pesca oppure se modificare le zone di divieto» ha affermato lo scienziato.
Lo studio avrò la durata di tre anni, grazie anche alla collaborazione finanziaria del governo statale. Oltre alle ricerche in mare, probabilmente sarà costruito un centro di ricerca e conservazione delle tartarughe marine nel villaggio di Gorakhakuda, nel distretto di Ganjam.
Fonte: www.hindustantimes.com