La mattina di lunedì 3 luglio, la signora Anna dello stabilimento balneare “Bora Bora Playa” ha avvistato una tartaruga marina intenta a deporre. Non sapendo a chi rivolgersi, ha telefonato alla Stazione dei Carabinieri che hanno poi girato la segnalazione alla Guardia Costiera.
A verificare la presenza del nido è stato il personale dell’Oasi WWF di Policoro, aiutato dai volontari del WWF di Rossano. Purtroppo però, si sono trovati davanti ad una vera e propria frittata e su 47 uova deposte (il basso numero fa pensare ad un giovane esemplare alla prima deposizione) soltanto 21 son risultate ancora intatte.
Le cause di questo disastro sono da attribuire, molto probabilmente, ad un mezzo utilizzato per la pulizia della spiaggia che, col proprio peso, ha pressato e compattato la sabbia sul nido comprimendo quindi la camera d’incubazione.
È stato dunque deciso di spostare le uova salvate a circa 50 metri di distanza, in una zona della spiaggia meno antropizzata. Intorno all’area scelta è stata realizzata, dagli operai comunali di Villapiana Lido (CS), una robusta recinzione al fine di evitare altri danni al nido.