Complice l’aumento delle temperature superficiali delle acque marine, il Mediterraneo occidentale è frequentato da un numero sempre maggiore di tartarughe marine e tale fenomeno sembra interessare anche gli esemplari di Chelonia mydas, specie che vive quasi esclusivamente nelle acque tropicali e subtropicali dell’Oceano Atlantico, Pacifico e Indiano e che raramente si spinge nei mari italiani.
Proprio nei giorni scorsi, una giovane tartaruga verde è stata trovata impigliata in una rete da posta a Porto Cesareo, località turistica della provincia di Lecce, ed è stata recuperata dai funzionari dell’Area Marina Protetta comunale. L’esemplare è stato affidato al personale del CRTM di Calimera (LE), dove dopo appena 24 ore ha defecato un bel po’ di plastica ingerita sicuramente in mare.
Dopo il rilascio di lunedì di una piccola recuperata a gennaio, il centro salentino ospita ad oggi quattordici tartarughe, di cui cinque post hatchlings probabilmente nati l’estate scorsa lungo le coste italiane e due Chelonia mydas, di cui la prima ospite dal 29 novembre 2023. Con l’esemplare recuperato all’inizio di questa settimana, dal 16 febbraio dello scorso anno sono state cinque le tartarughe verdi arrivate in difficoltà presso il CRTM di Calimera, di cui purtroppo una già deceduta.