A seguito di una petizione e della successiva approvazione del “Center for Biological Diversity”, la “US Fish and Wildlife Service” ha proposto una norma per la protezione della Macrochelys suwanniensis ai sensi della “Endangered Species Act”.
L’habitat di questa testuggine alligatore sta affrontando un deciso degradamento a causa dell’espansione urbana, del disboscamento e dell’estrazione mineraria. Oltre a ciò, questa specie subisce anche raccolte illegali, attacchi alle uova da parte di predatori (come i procioni) ed i cambiamenti climatici. Il modello previsionistico, anche se le minacce dovessero diminuire, parla di possibile estinzione della specie nei prossimi cinquant’anni.
I bracconieri, così come i predatori, rappresentano una delle parti più dannose poiché queste testuggini acquatiche hanno un tasso di fertilità basso ed una maturità che arriva tardi. Ciò significa che la loro sopravvivenza dipende da quante più opportunità di accoppiamento, per un lungo periodo di tempo, possono avere gli esemplari adulti.
«Dopo più di un secolo di sfruttamento e distruzione dell’habitat, queste magnifiche testuggini hanno davvero bisogno del nostro aiuto» ha detto Elise Bennett, avvocato del CBD. La FWS ha proposto inoltre, non solo il divieto di cattura, ma anche sanzioni per il disturbo, le ferite e le uccisioni di esemplari appartenenti a tale specie.
Ricordiamo che fino al 2014, il genere Macrochelys era formato da una sola specie: la M. temminckii. Grazie ad un team di biologi, nell’aprile di quell’anno fu descritta la seconda specie del suddetto genere, la M. suwanniensis appunto. Essa vive nell’omonimo bacino del fiume Suwannee, che scorre dal sud della Georgia al nord della Florida.
Fonte info e foto: biologicaldiversity.org