Grazie alla segnalazione di alcuni residenti di uno stabile di Lavagna (GE) circa odori nauseanti provenienti da due appartamenti, i Carabinieri Forestali del Nucleo del capoluogo ligure hanno rinvenuti 59 gabbiani reali, 30 testuggini palustri americane, 14 colombi, quattro tortore dal collare, due volpi, un capriolo, un falco pellegrino e un gheppio.
Gli animali erano tutti detenuti in condizioni pessime, all’interno di gabbie fatiscenti, tra urina e feci e cibo marcio. Ci è voluto l’aiuto dei volontari dell’ENPA Genova per poter trasferire al CRAS di Campomorone (GE), con diversi viaggi, gli oltre settanta volatili, le volpi, il capriolo e le trenta Trachemys scripta.
La struttura è l’unica della regione Liguria a poterli accogliere e dunque l’improvviso arrivo di un numero così elevato di esemplari rischia di far chiudere le porte a future emergenze e soprattutto sta mettendo a dura prova le forze dei volontari e le risorse economiche, da dividere anche con i circa settanta selvatici già qui in degenza.
I due appartamenti sono risultati essere di proprietà di una donna, la quale ha ammesso che gli animali erano stati lì portati da una piccola associazione del levante ligure, che li deteneva senza alcuna autorizzazione.
Questo però non è stato l’unico caso di incuria verso gli animali avvenuto in Liguria negli ultimi giorni. Una guardia zoofila dell’associazione “Amici Animali Abbandonati” ha segnalato infatti la presenza di cinque cani detenuti nelle medesime condizioni degli esemplari recuperati a Lavagna e grazie all’aiuto delle forze dell’ordine, è stato possibile sequestrarli ai proprietari e condurli al canile comunale “Monte Contessa” di Genova.