Con l’arrivo del primo vero assaggio dell’inverno, con temperature anche al di sotto della media, sono iniziati gli spiaggiamenti delle tartarughe marine debilitate proprio dall’intenso freddo.
Il repentino abbassamento delle temperature, associato alle mareggiate che stanno colpendo tutta la costa italiana, ha toccato anche gli esemplari nati pochi mesi fa e dunque per niente pronti ad affrontare queste condizioni climatiche avverse per animali ectotermi.
Le prime due piccole Caretta caretta sono state recuperate a distanza di poche ore l’una dall’altra rispettivamente in Puglia ed in Sicilia. La baby salvata in Salento deve la sua vita ad Alessio Rizzello, il quale l’ha avvistata ieri pomeriggio sulla spiaggia di Sant’Isidoro a Nardò (LE) ed ha immediatamente avvertito il personale del CRTM del Museo di Storia Naturale del Salento di Calimera (LE).
L’altra tartarughina invece, è stato trovata sempre ieri in difficoltà nei pressi della battigia a Casuzze, frazione marinara del comune di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa. Sebastiano Passafiume, dopo aver contattato la locale Protezione Civile, è stato messo in contatto con la biologa marina Oleana Olga Prato, la quale si è subito attivata per la staffetta.
Grazie a Silvio Rizzo, Giombattista Di Giacomo e Gino Galia e grazie anche all’assistenza telefonica della Dr.ssa Daniela Freggi, direttrice del Centro Recupero Tartarughe Marine di Lampedusa (AG), la piccola Caretta caretta è stata trasportata in sicurezza presso il Centro Provinciale Recupero Fauna Selvatica e Tartarughe Marine di Cattolica Eraclea (AG), gestito proprio dalla stessa dottoressa.
I due esemplari resteranno tutto l’inverno all’interno delle strutture, a temperatura ottimale controllata, e verranno rilasciate nuovamente in mare la prossima primavera.