All’aeroporto internazionale Hazrat Shahjalal di Dhaka, in Bangladesh, è stato bloccato un carico destinato a diventare una tragedia silenziosa per la biodiversità. Lo scorso 29 maggio, durante un controllo doganale, le autorità hanno scoperto 23 animali esotici nascosti in contenitori non dichiarati. Il carico, giunto da Guangzhou, in Cina, è stato immediatamente sequestrato.
Il contenuto del sequestro lascia poco spazio ai dubbi: si trattava di un tentativo di traffico illegale. Tra gli esemplari trovati ci sono otto draghi barbuti (Pogona vitticeps, rettile originario dell’Australia), un serpente del genere Heterodon, due serpenti del grano (Pantherophis guttatus), un raro serpente ‘bandy-bandy’ (Vermicella annulata, endemico dell’Australia), due rane ‘Pac-Man’ (gen. Ceratophrys) note per la loro colorazione vivace, e diverse tartarughe, tra cui tre esemplari albini di Trachemys scripta elegans e tre tartarughe alligatore (Macrochelys temminckii), predatore la cui introduzione nelle zone umide del Bangladesh potrebbe avere un impatto significativo sulle specie autoctone e compromettere l’equilibrio ecologico.
L’intervento delle autorità ha portato il caso alla Wildlife Crime Control Unit del Dipartimento Forestale del Bangladesh, che ha preso in custodia gli animali e sta valutando il percorso più appropriato da intraprendere per la sicurezza degli animali, avviando in parallelo un’indagine per risalire alla rete di traffico coinvolta.
Un fenomeno globale, un problema locale
Questo episodio, pur circoscritto, è lo specchio di un problema globale: il traffico illegale di animali esotici. Il Bangladesh, per la sua posizione geografica strategica, è sempre più spesso un paese di transito per l’esportazione clandestina verso mercati del lusso o collezionismo illegale in Asia e Medio Oriente.
Le implicazioni non sono solo ambientali, ma anche sanitarie e legali. Molti di questi animali viaggiano stipati in condizioni precarie, con un alto tasso di mortalità. Alcune specie sono portatrici di virus o parassiti, con il rischio di diffusione di zoonosi. E per ogni esemplare salvato, molti altri non arrivano vivi a destinazione.
Una risposta in costruzione
Le autorità bangladesi, insieme a organismi internazionali, stanno cercando di rafforzare i controlli e promuovere una cultura di tutela ambientale. Tuttavia, la domanda crescente e i profitti elevati continuano ad alimentare questo mercato nero.
Il sequestro di Dhaka è un piccolo ma significativo successo nella lotta al traffico di fauna selvatica. Ricorda che dietro ogni animale esotico in vendita si cela, spesso, una catena di sfruttamento e distruzione della natura.