In questa pagina troverete la scheda d’allevamento riassuntiva che riguarda le tartarughe appartenenti alla specie Mauremys reevesii. La scheda indica sommariamente le informazioni sull’alimentazione, la riproduzione, le caratteristiche fisiche e comportamentali ed altri aspetti per allevare al meglio questa specie.
Specie
Mauremys (ex Chinemys) reevesii
Sottospecie
non è presente alcuna sottospecie
Stati di provenienza
dal sud-est della Cina (compresa anche la regione di Hong Kong) fino al Giappone, inclusa la repubblica cinese di Taiwan e le due Corea
Luoghi di origine
è possibile trovarla in acque poco profonde di piccoli ruscelli, con un lento flusso, con fondale fangoso e ricche di vegetazione acquatica.
Durante le tempeste di pioggia, si può trovare anche in paludi piovane ed in risaie inondate
Lunghezza massima
generalmente dai 15 ai 23 cm, con le femmine che raggiungono le dimensioni maggiori.
In Giappone invece, è facile trovare esemplari di lunghezza fino ai 30 cm
Colorazione carapace
negli esemplari giovani il colore varia dal verde oliva al marroncino, con la presenza di tre striature longitudinali più chiare del colore di fondo.
Da adulti il colore del carapace si avvicina al marrone scuro e le striature tendono a scomparire.
Inoltre, quasi tutti i maschi adulti soffrono di melanismo ed il carapace diventa completamente nero
Colorazione piastrone
dal giallo al crema, con la presenza di grosse macchie irregolari scure su ogni scuto.
Le suture tra quest’ultimi risultano più chiare rispetto al colore base del piastrone.
Infine, come già detto per il carapace, negli esemplari melanici il piastrone è nero
Colorazione testa ed arti
dal grigio-verde al grigio scuro.
Sui lati della testa e sul collo presenta striature giallognole diverse da individuo ad individuo.
La coda e gli arti inferiori invece, presentano raramente solo qualche chiazza poco colorata.
Infine, come già detto per il carapace, negli esemplari melanici gli arti e la testa risultano neri
Riconoscimento sesso
può avvenire già durante i primi anni, in quanto le femmine crescono più velocemente dei maschi.
Quest’ultimi infatti, restano anche più piccoli ed hanno il piastrone concavo, a differenza delle femmine in cui risulta piatto.
La coda mostra il maggior dimorfismo, la lunghezza non incide sul sesso ma la differenza è alla base che nei maschi è grossa e con la cloaca quasi in punta mentre nelle femmine è sottile e con la cloaca nei margini del carapace
Maturità sessuale
in cattività viene raggiunta dopo i sei anni d’età, ma in natura si è registrato un caso di un maschio di 5 anni d’età e di appena 13 cm di lunghezza che ha inseminato una femmina
Allevamento in cattività in casa
non essendo un’abile nuotatrice, l’acqua non deve essere più alta di 1,5 volte la lunghezza della tartaruga da adulte, mentre da baby si consiglia altezza dell’acqua pari alla lunghezza dell’esemplare.
Presenza in vasca di zona emersa asciutta su cui puntare due lampade: uno spot da almeno 40W accesa per 6/8 ore al giorno, in modo da avere 30/31°C sulla zona irradiata, ed una uvb 5% (o meglio 10%) accesa 10/12 ore al giorno ad una distanza max di 25 cm dalla superficie irradiata.
La presenza di molti tronchi a mo’ di appigli e di una folta vegetazione in vasca, aiuta nella risalita e permette di tenere il livello dell’acqua più alto.
L’acqua poi, sempre filtrata e ad una temp. compresa tra i 23°C e i 25°C.
Sul fondo è preferibile riprodurre l’ambiente naturale, inserendo sabbia finissima 0,3-0,5 mm
Allevamento in cattività in laghetto
è possibile tutto l’anno se si ha almeno una parte con una profondità minima dell’acqua di 80 cm più uno strato di sabbia finissima o fanghiglia sul fondo per ulteriori 20/30 cm, ciò per evitare che muoiano durante l’inverno.
E’ necessario mettere numerosi tronchi e/o appigli che fuoriescano dalla superficie dell’acqua (per facilitare la risalita) e molta vegetazione (sia galleggiante che non).
Inoltre non bisogna dimenticare di creare ripari sulla parte emersa in modo da garantire alle tartarughe un luogo fresco dove rifugiarsi nelle ore più calde della giornata.
Infine, è consigliato recintare il laghetto con uno steccato interrato ed alto almeno 30 cm
Alimentazione
è una specie onnivora, quindi bisognerà alternare tra verdure (come cicoria, indivia, radicchio e scarola), pesce, insetti, anellidi, crostacei o molluschi.
Da baby è consigliato effettuare un digiuno di un giorno a settimana, che bisognerà poi aumentare fino a 3/4 giorni da adulte.
E’ importante alimentarle di mattina, in modo da aiutarle nella lenta digestione
Letargo
in natura non sempre lo effettuano, viste le temperature non basse del loro areale di provenienza.
Quindi non è necessario farglielo fare in cattività ma, nonostante ciò, sopportano tranquillamente un periodo non lungo di letargo a temp. comprese tra i 5°C e i 10°C.
E’ però importante sottolineare che se le temperature dovessero diventare troppo rigide, è meglio continuare il letargo in una vasca controllata.
In casa è impossibile far fare letargo, quindi nel periodo autunnale/invernale necessitano di riscaldatore impostato sui 24/26°C, poichè senza di esso farebbero un semi-letargo dannosissimo.
Possono fare letargo anche in luoghi chiusi, a patto che garantiscano il rispetto delle temp. sopra-indicate per un corretto letargo.
Per le baby invece, è preferibile evitare per non correre inutili rischi di morte
Legislazione
libera vendita in Italia
Galleria foto
La foto articolo è di Fabio Maione ©
© Copyright – Tartapedia
RIPRODUZIONE CONSENTITA SOLO IN PARTE E SOLO SE ACCOMPAGNATA DA LINK ALLA FONTE
NON E’ CONSENTITA ALTERAZIONE DEL TESTO ORIGINALE