L’organizzazione mondiale per la conservazione delle tartarughe e delle testuggini “Turtle Survival Alliance” ha annunciato che grazie ad un’operazione anti-bracconaggio, portata a termine con il supporto di una task force speciale, sono stati arrestati 23 individui coinvolti nel commercio illegale di testuggini. Nel corso delle indagini, le autorità hanno confiscato ben 3.221 esemplari tra Astrochelys radiata, Astrochelys yniphora e Pyxis arachnoides, specie in pericolo critico, insieme a numerosi beni, tra cui case, veicoli e armi da fuoco.
Tra gli arrestati ci sono bracconieri, intermediari, trasportatori e acquirenti che operano in Madagascar, così come attori internazionali collegati alla rete del traffico. Gli arresti includono individui provenienti da varie regioni del Madagascar, così come dalla Tanzania e dalle Comore. Inoltre, grazie alla cooperazione internazionale, sono stati arrestati anche cinque cittadini cinesi, di cui tre fermati il 14 gennaio all’aeroporto di Antananarivo con 105 piccole testuggini radiate nelle proprie valigie.
«La lotta contro il traffico illegale di tartarughe del Madagascar, in grave pericolo di estinzione, richiede un impegno e una collaborazione incrollabili», ha affermato Hery Razafimamonjiraibe, Country Director di “Turtle Survival Alliance Madagascar“. «Solo lavorando insieme possiamo proteggere queste specie dall’estinzione e smantellare sistematicamente le reti illecite che le minacciano».
Le Astrochelys radiata e le Pyxis arachnoides, un tempo abbondanti nel loro areale del Madagascar meridionale, hanno subito un calo demografico devastante, superiore al 75%, a causa del bracconaggio per il commercio come animali domestici e per la loro carne, della distruzione dell’habitat e dell’erosione delle tutele culturali. La Astrochelys yniphora, nativa delle foreste decidue secche della regione di Baly Bay, è considerata la specie di tartaruga più a rischio al mondo. Il bracconaggio per il commercio di animali domestici di alta qualità, combinato con gli incendi boschivi, ha portato alla sua estinzione funzionale in natura.
Tutti gli esemplari confiscati sono stati collocati nei centri di cura specializzati dell’organizzazione, con l’obiettivo finale di reintrodurre le Astrochelys radiata e le Pyxis arachnoides in aree protette in natura come parte della strategia di confisca e reintroduzione. Le Astrochelys yniphora invece, saranno incorporate in colonie di cattività per salvaguardare la specie e supportare i futuri sforzi di conservazione.