La tartaruga gigante dal guscio molle dello Yangtze (“Rafetus swinhoei“) è uno degli animali più rari al mondo, ne esistono infatti solo quattro esemplari conosciuti: una coppia si trova presso lo zoo di Suzhou in Cina dal 2008, un esemplare è stato avvistato nel lago Dong Mo ad ovest di Hanoi, il cui sesso è sconosciuto, mentre un altro esemplare (sempre dal sesso sconosciuto) è confermato che si trovi nel lago Xuan Khanh in Vietnam. Questo ultimo ritrovamento risale allo scorso aprile.
Questa specie sembra condannata all’estinzione, dato che dopo tre inseminazioni artificiali*, avvenute negli ultimi anni tra la coppia ospitata dallo zoo di Suzhou, le uova deposte sono risultate essere sempre non fertili ed il problema sembra riconducibile al maschio, il quale ha la coda non integra.
Ma dopo l’ultimo convegno della CITES avvenuto quest’anno, sembra esserci una speranza per il futuro di questa specie. Il ministro dell’agricoltura vietnamita ha infatti annunciato lo scorso lunedì, la collaborazione tra Vietnam e Cina proprio per la salvaguardia di questa specie. Saranno chiamati esperti di entrambe le nazioni per lavorare a questo progetto, in modo da catturare in tutta sicurezza le due tartarughe di cui non si conosce il sesso, al fine di portare avanti altre inseminazioni ed avere così uova fertili. Si spera nella presenza di almeno un altro maschio, dati gli insuccessi dell’unico presente nello zoo di Suzhou. Questo progetto è probabilmente l’ultima possibilità per salvare questa specie!
* Si parla si inseminazioni artificiali e non di accoppiamenti naturali, perché questa specie (come un po’ tutte le gusciomolle in generale) è molto territoriale e aggressiva, il che significa che durante un accoppiamento il maschio potrebbe uccidere la femmina o rimanere lui stesso evirato (vedesi l’unico maschio attualmente conosciuto). Sono incidenti che in questo caso vanno assolutamente evitati.