Si stima che gli esemplari di tartarughe marine presenti nell’intero Mar Mediterraneo siano diverse centinaia di migliaia, di cui la maggior parte appartenenti alle specie Caretta caretta e Chelonia mydas e una piccola parte alla specie Dermochelys coriacea, quest’ultima la più grande tra le sette specie viventi.
L’unica che nidifica lungo le coste italiane è la Caretta caretta, anche se fino a circa quindici anni fa le sue deposizioni erano pur sempre un’eccezione. Nell’estate del 2020 però, si è registrato improvvisamente un picco delle deposizioni, con ben 249 nidi individuati, cioè ben più del doppio di quelli censiti negli anni precedenti.
Dopo i “soli” 129 nidi della scorsa stagione di riproduzione, quest’anno si attendevano nuovamente tante nidificazioni ma nessuno degli esperti addetti ai lavori avrebbe mai immaginato che si sfiorassero i 400 nidi individuati, con ancora un mese in avanti in cui poter trovare schiuse a sorpresa da deposizioni precedentemente non individuate.
Tra i diversi record regionale e provinciali stabiliti grazie a questo aumento considerevole, la notte tra il 25 e il 26 giugno un esemplare di Caretta caretta ha scelto di deporre le sue uova sulla spiaggia di Milano Marittima, frazione di Cervia (RA), regalando così all’Emilia Romagna il suo primo nido di tartaruga marina nella recente storia documentata.
Tale evento ha suscitato l’entusiasmato di tutti, dai cittadini emiliano-romagnoli fino ai turisti, dagli esperti del settore ai centinaia di volontari arrivati anche dalle altre regioni d’Italia. Sono stati dunque due mesi intensi per il personale dell’associazione TAO (Turtles of the Adriatic Organizzation), impegnato nella gestione e nel monitoraggio del nido. Tutto questo lavoro è stato però ripagato meravigliosamente con la schiusa avvenuta nella tarda serata di martedì 22 agosto, quando la sabbia si è smossa e sono sbucate fuori, tutte insieme, addirittura 81 piccole tartarughe pronte a tuffarsi in mare.
Dopo le operazioni per la rilevazione dei dati biometrici di una piccola percentuale di esemplari, tutte gli hatchlings sono stati adagiati nuovamente sulla sabbia per l’imprinting naturale e per permettere ai tanti presenti di assistere alla prima personale “sfilata” delle tartarughine verso il mare.