Le coste italiane continuano a regalare straordinarie sorprese in questa stagione 2025: in poche ore sono stati confermati i primi nidi dell’anno in Basilicata e in Sardegna, due regioni anch’esse cruciali per la conservazione della tartaruga marina Caretta caretta. Due eventi che sottolineano l’importanza delle segnalazioni tempestive e della collaborazione tra cittadini, volontari e istituzioni.
Basilicata: primo nido a Pisticci
Nella giornata di ieri, le spiagge di Pisticci (MT) hanno accolto il primo nido lucano del 2025. I volontari dell’Oasi WWF Bosco Pantano di Policoro – i Tartarangers – sono intervenuti immediatamente dopo la segnalazione della famiglia Mancuso, che aveva notato le tracce sulla sabbia e si era messa in contatto con gli esperti.
Il nido è stato messo in sicurezza e sarà monitorato fino alla schiusa. La scoperta assume un significato ancora più simbolico perché due giorni prima, il 27 giugno, Pisticci aveva festeggiato la Bandiera Blu, riconoscimento che certifica la qualità delle acque e dell’ambiente costiero: una coincidenza che rafforza il legame tra tutela ambientale e presenza di specie simbolo come la Caretta caretta.
Sardegna: successo a Maladroxia dopo due tentativi falliti
Alle prime luci di questa mattina, una tartaruga è stata vista mentre deponeva le uova sulla spiaggia di Maladroxia, a Sant’Antioco (SU), confermando il primo nido sardo del 2025. Il personale della Rete Regionale del Centro di Nora è giunto tempestivamente per verificare la presenza effettiva delle uova e attivare le procedure di messa in sicurezza.
Il nido, purtroppo troppo vicino alla battigia, è stato traslocato nel tardo pomeriggio in una posizione più sicura per proteggerlo dal rischio di mareggiate, garantendo così le migliori possibilità di schiusa. Fondamentale la collaborazione dell’Assosulcis Protezione Civile Sant’Antioco, che ha recintato e vigilato sul sito fino all’arrivo degli esperti.
La deposizione arriva dopo due tentativi andati a vuoto nei giorni scorsi e anticipa simbolicamente l’inaugurazione della stagione Bandiera Blu di Maladroxia, programmata per domani: un segnale che le spiagge più salubri e ben gestite continuano ad attrarre queste meravigliose tartarughe.
Perché queste nidificazioni sono così importanti?
La tartaruga marina Caretta caretta è considerata specie vulnerabile dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), con popolazioni in calo a causa di:
- perdita di habitat costieri,
- inquinamento marino (incluso l’ingestione di plastica),
- catture accidentali durante le attività di pesca,
- disturbo antropico crescente.
Ogni nuovo nido censito è un piccolo grande successo per la specie e un indicatore dello stato di salute dei nostri litorali. Il ritorno delle tartarughe a nidificare regolarmente in regioni come Basilicata e Sardegna è un segnale incoraggiante che conferma l’importanza delle azioni di monitoraggio, sensibilizzazione e tutela portate avanti da operatori specializzati, associazioni locali e cittadini attenti.
Cosa fare in caso di tracce o avvistamenti?
Gli esperti raccomandano di non calpestare né alterare le tracce sulla sabbia e di segnalare immediatamente la presenza di una tartaruga o segni di nidificazione alla Guardia Costiera (1530) o alle associazioni locali autorizzate.
Proteggere i nidi significa dare una possibilità concreta di sopravvivenza a centinaia di piccole tartarughe e contribuire a preservare uno degli animali più affascinanti e antichi del nostro mare.