Nonostante i 133 chilometri di costa, caratterizzati quasi esclusivamente da enormi spiagge sabbiose che affacciano su un mare cristallino, la Regione Abruzzo non è mai stata interessata dal fenomeno delle deposizioni di tartarughe marine, tranne che in tre rarissimi casi riscontrati nel 2013 a Roseto degli Abruzzi (TE), l’anno scorso nell’AMP “Torre del Cerrano” e stamani nuovamente a Roseto.
Nelle prime due occasioni il nido non fu individuato al momento della deposizione. Nel settembre 2013 fu la signora Giulia De Nigris a trovare il primo hatchlings sull’arenile durante una passeggiata col suo cane e, in seguito alla sua segnalazione, nelle notti successive ne furono individuati un’altra trentina. Lo scorso settembre invece, un piccolo esemplare è stato visto arrancare sulla spiaggia di Pineto (TE) e subito sono state attivate le procedure della Rete Regionale, che hanno portato all’individuazione della camera d’incubazione e al poter affermare con certezza la schiusa di ben 72 uova.
Circa due settimane fa, le Guide della Riserva Naturalistica del Borsacchio hanno partecipato con il personale del “Centro Studi Cetacei” ad una giornata di approfondimento sulle tartarughe marine presso il CRTM “Luigi Cagnolaro” di Pescara. Ieri proprio uno di loro ha notato tracce riconducibili ad una possibile nidificazione e immediatamente le ha segnalate al CSC.
Stamattina è avvenuta l’ispezione che ha confermato la presenza delle uova e dunque il primo nido dell’anno in Abruzzo e il terzo della recente storia documentata sia per la provincia di Teramo che per l’intera regione.