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Record di nidificazioni in Liguria: 11 (+1) nidi di Caretta caretta nel 2025 e oltre 700 tartarughine nate

Arturo Inturri by Arturo Inturri
9 Ottobre 2025
in News
Record di nidificazioni in Liguria: 11 (+1) nidi di Caretta caretta nel 2025 e oltre 700 tartarughine nate
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La stagione riproduttiva 2025 si chiude con un risultato storico per la Liguria: 11 nidi di Caretta caretta accertati lungo la costa regionale, con oltre 700 piccoli nati e giunti in mare. Un traguardo che conferma l’espansione verso nord delle aree di nidificazione della tartaruga marina comune, un fenomeno che negli ultimi anni sta interessando l’intero bacino del Mediterraneo.

Una stagione eccezionale per la Liguria

I nidi sono stati individuati e gestiti dal Gruppo Ligure Tartarughe (GLIT) — coordinato dall’Acquario di Genova con la collaborazione di ARPAL, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova — in diverse località costiere: Celle Ligure, Sestri Levante, Arma di Taggia, Zinola, Sarzana, Imperia, Varazze, Laigueglia (con due nidi), Riva Ligure e Alassio. A questi si aggiunge un ulteriore probabile nido a Sestri Levante, non monitorato scientificamente ma comunque “confermato” dalla presenza di hatchlings appena emersi.

La gestione dei siti è stata resa possibile grazie a una rete di oltre 150 volontari che hanno presidiato i nidi per più di due mesi, coordinati dalle associazioni Delfini del Ponente, Menkab, Società Naturalistica Spezzina e dal Parco Naturale Regionale Montemarcello Magra Vara. Fondamentale anche la collaborazione della Guardia Costiera, dei Comuni, degli stabilimenti balneari, dei membri dell’Associazione Sportiva Cavese U Cantu e dei cittadini che, con spirito di comunità, hanno offerto supporto logistico e umano ai monitoraggi notturni.

Dalla sorpresa del 2021 al record del 2025

Solo pochi anni fa, la presenza di nidi di tartaruga marina in Liguria era considerata un evento eccezionale. Il primo ritrovamento documentato risale al settembre 2021, quando tre piccoli di Caretta caretta furono trovati deceduti a Finale Ligure (SV). Allora non fu possibile risalire alla camera d’incubazione, ma quell’episodio segnò l’inizio di una nuova fase per la regione.

Nel 2022 venne individuato un nido a Levanto (SP), purtroppo senza schiusa; nel 2023 non si registrarono nidificazioni, mentre lo scorso anno la Liguria contò cinque nidi, preludio all’exploit di quest’anno. Il 2025, con i suoi 11 nidi confermati, rappresenta dunque il punto più alto mai raggiunto, ponendo la regione tra le più attive del nord Tirreno.

Un segnale del cambiamento

L’aumento delle nidificazioni a latitudini così settentrionali è ormai considerato dagli esperti un chiaro indicatore del cambiamento climatico in atto, ma anche il frutto di decenni di campagne di sensibilizzazione e tutela promosse nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Negli ultimi 20-25 anni, le attività di educazione ambientale, informazione ai bagnanti e formazione dei volontari hanno contribuito in modo decisivo a ridurre i disturbi sulle spiagge e a favorire la segnalazione tempestiva dei nidi, migliorando così le probabilità di successo riproduttivo della Caretta caretta.

Le femmine di questa specie — classificata come Vulnerabile (VU) nella Red List IUCN — mostrano un’elevata fedeltà al sito di nascita, ma anche una crescente plasticità ecologica, adattandosi a nuove aree di deposizione. Per gli scienziati del Gruppo Ligure Tartarughe, questa evoluzione rappresenta al tempo stesso una speranza per la conservazione e una sfida gestionale, poiché richiede un costante monitoraggio delle spiagge e una stretta collaborazione tra enti, associazioni e cittadini.

Analisi e prospettive future

Nei prossimi mesi, i ricercatori analizzeranno i dati raccolti sui tassi di schiusa, le uova non vitali e le temperature d’incubazione, per approfondire la conoscenza del fenomeno e individuare i fattori che favoriscono il successo riproduttivo. L’obiettivo è comprendere meglio le dinamiche di questa nuova frontiera della nidificazione mediterranea, contribuendo alla strategia nazionale di tutela della Caretta caretta.

La stagione 2025 conferma che anche in Liguria — un tempo considerata “troppo fredda” per la riproduzione delle tartarughe marine — il mare sta cambiando, e con esso le abitudini di una delle specie più affascinanti del Mediterraneo.

Tags: Caretta carettadeposizioniLigurianidinidificazionirecordschiusetartarugatartaruga marinatartarughe

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